Roma, è morto Sergio Endrigo
Il cantautore aveva 72 anni
Sergio Endrigo, affetto da una male incurabile, si è spento all'età di 72 anni in un ospedale romano. Il cantautore, nato a Pola il 15 giugno 1933, nel 1968 aveva vinto Sanremo, con "Canzone per te", cantata insieme al brasiliano Roberto Carlos. Famose anche "L'arca di Noè" e "Io che amo solo te". La sua fortuna presso il grande pubblico venne rinnovata con "Ci vuole un fiore" scritta in collaborazione con Rodari
Figlio di un cantante lirico, iniziò i primi studi musicali a dieci anni seguendo le orme del padre. Nel 1954 inizia la sua avventura nel mondo della musica leggera. Nei primi anni'60 inizia a incidere i suoi primi dischi contribuendo al florire dei cosiddetti "cantautori". Il suo nome viene affiancato a quelli di Gino Paoli, Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, autori e cantanti che portarono una ventata di rinnovamento nel chiuso panorama musicale ancora attardato alle rime cuore-amore. Tra i nuovi volti della musica italiana, Sergio Endrigo si farà conoscere per la sua fresca vena poetica, delicata ed un pò malinconica con canzoni quali "Aria di Neve", "Via Broletto" e con la più sbarazzina "Viva Maddalena", ma la sua notorietà rimarrà per il momento ancora ristretta ad un pubblico di elite. Nel 1962 incide "Io che amo solo te", brano con cui finalmente raggiunge anche il successo popolare.
La consacrazione del suo talento giunse invece nel 1968, con la vittoria al Festival della Canzone di Sanremo, la massima manifestazione canora italiana, con "Canzone per te", cantata insieme al brasiliano Roberto Carlos. Nel 1969, sempre a Sanremo, guadagna la seconda posizione con "Lontano dagli occhi" in coppia con Mary Hopkin, e la terza nel 1970 con "L'arca di Noè" in coppia con Iva Zanicchi. Con questa canzone vince anche il Premio della Critica come miglior testo. Altre sue partecipazioni a Sanremo sono del 1971 con "Una storia", del 1973 con "Elisa Elisa" e l'ultima risale al 1976 con "Quando c'era il mare".
La sua fortuna presso il grande pubblico, dopo gli splendori del 1968-71, venne rinnovata con canzoni per l'infanzia come "Ci vuole un fiore" scritta in collaborazione con Rodari. Seguirono poi altri lavori e brani storici che fecero di Endrigo uno dei più conosciuti cantautori del Paese. Impegno morale e artistico sono le impronte caratteristiche di quest'artista, che dice di se' di non essere un cantante, ma un uomo che canta. Il suo atteggiamento anti divisticolo portò a preferire la vicinanza di poeti ed intellettuali come Paoli, Pasolini e Rodari, con i quali collaborò anche alla stesura di alcuni suoi testi. Annunciò il suo ritiro perché disgustato dal nuovo panorama discografico.
E MO ASSETTATE, C'A TERZA PARTE è BELLA E L'EA VERè!!!