Nick: Nuje10 Oggetto: BELLACHIOMA Data: 14/9/2005 12.32.48 Visite: 106
Silvio Bellachioma & L’isola dei faziosi Silvio Bellachioma, al secolo Berlusconi, non ha mai spiegato dove ha preso i soldi (cosa che tutti chiedono giustamente a Stefano Ricucci, il quale peraltro non è presidente del Consiglio, e nemmeno deputato). Le sue aziende sono state riconosciute colpevoli di corruzione della Guardia di Finanza.Il suo braccio destro è stato condannato a 2 anni definitivi per frode fiscale e, in primo grado, a 9 anni per mafia e a 2 per estorsione. Il suo braccio sinistro è stato condannato in primo e secondo grado a 12 anni per corruzione di giudici, mentre lui s'è salvato per prescrizione, come pure in altri quattro processi per falso in bilancio. L’isola dei faziosi di Marco Travaglio da l'Unità Che lo sgovernatore Antonio Fazio debba dimettersi non oggi, ma ieri, siamo tutti d'accordo. L'arbitro deve sembrare ed essere imparziale, e lui non lo è sembrato e non lo è stato, blablabla. Ora, però, mettiamoci nei panni di quel sant'uomo che si sente chiedere le dimissioni non solo dai migliori economisti d'Italia e dai migliori banchieri d'Europa. Ma anche dal ministro dell' Economia Domenico Siniscalcolo, dal vicepremier Giulio Tremonti, dal sottosegretario alla presidenza Gianni Letta e, a giorni alterni, dal premier Silvio Bellachioma. Essendo molto pio, lo sgovernatore potrebbe legittimamente domandare: da che pulpito viene la predica? Se lui deve dimettersi per aver favorito Fiorani, che a sua volta ha favorito la Lega (Credieuronord) e i berluscones (Efibanca e Banca Rasini), che a loro volta hanno favorito lui, che ci fanno ancora al loro posto quei maestri di imparzialità di Siniscalcolo, Tremonti, Letta e Bellachioma? Domenico Siniscalcolo è il ministro dell'Economia che ha appena nominato direttore generale della Rai un famiglio di Berlusconi, padrone dell'azienda concorrente: tale Alfredo Meocci, «palesemente incompatibile» - come ha scritto Sabino Cassese - in quanto membro fino all'altroieri dell'Authority delle Telecomunicazioni chiamata a vigilare sulla stessa Rai. Può un arbitro così parziale dare lezioni di imparzialità a Fazio? Giulio Tremonti è l'ex ministro dell'Economia che nel '94 varò una legge che porta il suo nome per la defiscalizzazione dei profitti reinvestiti dalle aziende: legge che, grazie anche a un'interpretazione formulata dal suo stesso ministero, consentì a Fininvest di spacciare per nuovi investimenti l'acquisto di vecchi film risparmiando 242 miliardi di lire, e riempire così le casse vuote della neonata Mediaset per la quotazione in Borsa. Tremonti è lo stesso ex ministro che negli ultimi quattro anni ha varato una dozzina di condoni, alcuni dei quali utilizzati da Mediaset per sistemare le sue pesanti pendenze col fisco. Può un arbitro così parziale dare lezioni di imparzialità a Fazio? Gianni Letta è l'ex vicepresidente di Fininvest che nel '90 seguì amorevolmente, con assidue missioni in Parlamento, la legge Mammì che consacrò il monopolio Fininvest, e la successiva norma sulle frequenze scritta da un signore che poi ottenne una lauta consulenza dalla Fininvest. Dopodichè andò al governo. Può un arbitro così parziale dare lezioni di imparzialità a Fazio? Silvio Bellachioma, al secolo Berlusconi, è il padrone della Fininvest, che lui nel '93 trasformò in partito per evitare la galera a se stesso e il fallimento alle sue aziende (due promesse - sia detto a suo onore - pienamente mantenute). Nel '94 nominò i suoi amici ai vertici della Rai, cioè della concorrenza, e fece un decreto per risparmiare l'arresto al fratello. Nel 2001 tornò a riempire di fedelissimi la Rai, travasando ascolti e pubblicità, cioè miliardi, a Mediaset; e fece una legge per cestinare le rogatorie sui suoi conti esteri. Nel 2002 fece una legge per depenalizzare i suoi falsi in bilancio. Nel 2003 fece una legge per spostare i suoi processi, una per rendersi improcessabile e una per alleggerire i debiti del suo Milan. Nel 2004 fece una legge, poi un decreto,poi un'altra legge per salvare Rete4 da una sentenza della Corte costituzionale; un condono per sanare gli abusi nella sua villa in Sardegna; e una legge per seppellire i suoi defunti nel mausoleo della sua villa ad Arcore. Ora vuole una legge per regalare la prescrizione al suo coimputato Previti. Può un arbitro così parziale dare lezioni di imparzialità a Fazio? Silvio Bellachioma, al secolo Berlusconi, non ha mai spiegato dove ha preso i soldi (cosa che tutti chiedono giustamente a Stefano Ricucci, il quale peraltro non è presidente del Consiglio, e nemmeno deputato). Le sue aziende sono state riconosciute colpevoli di corruzione della Guardia di Finanza.Il suo braccio destro è stato condannato a 2 anni definitivi per frode fiscale e, in primo grado, a 9 anni per mafia e a 2 per estorsione. Il suo braccio sinistro è stato condannato in primo e secondo grado a 12 anni per corruzione di giudici, mentre lui s'è salvato per prescrizione, come pure in altri quattro processi per falso in bilancio. Eppure nessuno gli ha mai chiesto e lui non ha mai pensato di dimettersi, cosa che sarebbe già avvenuta da un pezzo in qualunque altro paese civile. In compenso, a giorni alterni, chiede a Fazio di interrogare "la propria coscienza". Nell'eventualità che almeno lui ne abbia una. http://www.articolo21.info/rassegna.php?id=2439
CI CHIAMAVANO BANDITI CI CHIAMANO TEPPISTI SIAMO PARTIGIANI SIAMO ANTIFASCISTI |