Nick: Nuje Oggetto: DOMANI SU METROVIE: ANTEPRIMA Data: 22/9/2005 13.8.5 Visite: 228
Una gustosa anteprima sui nefasti effetti del decreto Pisanu. Questo e molto altro domani su Metrovie, supplemento settimanale campano de Il Manifesto, in edicola domani allo stesso prezzo col giornale. Se lo comprate mi fa piacere, altrimenti leggetelo in assoluta esclusiva su ircnapoli.com
di Rosario Dello Iacovo Fra i tanti obiettivi che si proponeva, il decreto del Ministro dell’Interno Pisanu contro la violenza negli stadi - incentrato sull’emissione di biglietti nominali - avrebbe dovuto trasformare i bagarini in un ricordo del passato, ma alla prova dei fatti si sta dimostrando un colossale fallimento. A Napoli, a due settimane di distanza dai tafferugli fra tifosi e forze dell’ordine, in occasione dell’esordio casalingo contro la Massese, quando in 15.000 non riuscirono ad entrare in un San Paolo semivuoto, per Napoli – Torres la situazione non è affatto migliorata. Anzi, i bagarini hanno fatto la loro ricomparsa, con biglietti dal costo raddoppiato. La nostra giornata a caccia di un tagliando inizia presto lunedi mattina, dopo il rinvio di Napoli – Torres per l’allagamento dello stadio in seguito al violento nubifragio che ha colpito la città nella notte di domenica. Un lungo giro in diverse zone della città presso rivendite ufficiali e ricevitorie lottomatica, dove scopriamo che la vendita è stata sospesa alle 18,00 del giorno precedente e che l’unica possibilità di procurarsi un biglietto è di acquistarlo presso Azzurro Service a Fuorigrotta. Giunti in via Galeota, dove ha sede lo storico partner della società azzurra, si presenta ai nostri occhi uno spettacolo impressionante, con almeno 3.000 persone in coda. "Un quarto d’ora per fare il biglietto, dopo una fila di due ore", urla un tifoso visibilmente provato e alle sue parole la folla inizia a rumoreggiare. Ci avviciniamo all’ingresso e qui, a pochi metri di distanza dalle forze dell’ordine che presidiano massicciamente la rivendita, i bagarini offrono indisturbati biglietti a un costo raddoppiato. Chiediamo a uno di loro se ha una curva B e lo vediamo armeggiare in una busta bianca rigonfia di tagliandi, fino a quando le sue mani esperte non tirano fuori il biglietto richiesto. "Dottò, però non c’è il nominativo, ditemi come vi chiamate e la data di nascita che segno tutto io a penna". Ultimate le operazioni paghiamo 20 euro un biglietto che ne costa 10, mentre allontanandoci ci chiediamo a nome di chi sia stato emesso il tagliando di curva B settore CB1, fila 18, posto 57 che adesso riporta i nostri dati. Se nelle intenzioni del Ministro Pisanu questo dovrebbe essere un metodo certo per stabilire un nesso inequivocabile fra identità del tifoso e posto assegnato, alla prova dei fatti la questione si risolve in burla. Nei pressi dello stadio sono sparite le transenne che delimitavano la struttura due settimane prima. Nel pomeriggio il vicequestore di Napoli De Jesu spiegherà in una conferenza stampa che "il controllo è stato limitato solo alla curva A, e dalla prossima partita anche alla curva B". Entriamo senza mostrare alcun documento e prendiamo posto in curva a caso, tanto più che gli adesivi che dovrebbero identificare il posto assegnato, in molti casi, si sono già staccati dai sedili polverosi, ci sono addirittura dei biglietti che corrispondono a file e posti non esistenti. Da Roma arriva il caustico commento del parlamentare dei Verdi Paolo Cento: "E’ la conferma dell’inutilità del provvedimento che non risolve il problema del bagarinaggio, aggravando le difficoltà di accesso degli spettatori agli stadi, che diventano luoghi sterilizzati, privati di quella passione tipicamente popolare che da sempre ne costituisce l’humus. Il calcio moderno vuole un pubblico di spettatori da pay tv". All’addetto stampa della Napoli Soccer, Guido Baldari, abbiamo chiesto se esiste un data base dei biglietti emessi, in modo da scoprire a chi sia intestato il nostro tagliando, come risposta un laconico: "Non è nostro compito dottò, deve verificare presso le rivendite, davvero non saprei come aiutarla". Evidentemente non è un problema del Napoli se nelle prime 2 giornate di campionato gli spettatori sono passati dai 90.000 dello scorso anno ai quasi 45.000 di questa stagione.
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