Nick: random Oggetto: re:Cosa ne pensate...? Data: 28/9/2005 13.41.50 Visite: 15
Il problema lo sai qual è? la condizione di latenza. Cioè il bohémien vero è quello che insegue l'arte in mezzo all'indigenza senza afferrarla mai. Oggi non si insegue più l'arte, ma la notorietà. I tizi che crepano cercando di conquistare la propria idea artistica, al di là della maggiore o minore notorietà e affermazione economica, potrebbero essere dei buoni candidati. Però sono quelli che magari incappano in dei clamorosi fiaschi, e vengono quindi presto dimenticati. Però continuano, rischiando gli stenti. Bergman disse di aver girato tutti i suoi film con il solo scopo di realizzare l'ultimo. I precedenti si potevano pure buttare. Bergman non è certo uno notissimo, eppure è stato cocciutamente radicato nella sua visione. Il tizio dei Nirvana, Cobain, perché è morto? se è morto perché non lo capiva nessuno, allora potrebbe essere un buon aspirante bohémien. Forse i veri eredi di quello spirito antico sono gli artisti che palpitano nell'ombra, ignorati da chiunque, se non da passanti che presto li dimenticheranno. Oggi è il concetto stesso di arte che scricchiola. Ci fanno credere che sono artisti i ballerini e gli attori della De Filippi, e basta un calendario a una sgallettata per dire di avere "talento artistico". Lory del Santo e il suo culetto fanno la fotografa, pensa. Ci sono migliaia di giovani iscritti alle varie accademie d'arte drammatica e scuole dello spettacolo, e tutti pensano di essere arte. L'arte non è più il demone che ti possiede lentamente, è un timbro e quattro idioti che ti applaudono. Il bohémien non ha più senso perché è l'arte stessa, la sua matrice, a boccheggiare. Il successo, la fama, l'approvazione generale fa a pugni col concetto stesso di bohémien e la sua fisiologica oscurità. Poi c'è il tratto dell'anticonformismo, della trasgressività, che oggi come oggi è la cosa più di grido che ci sia, e che dunque è implosa anch'essa. Il contrario della virtù è ùtriv. |