Nick: Cyrano622 Oggetto: Buon Viaggio Data: 1/10/2005 3.31.6 Visite: 66
LACIO DROM "Cos'è la vita se non un lungo viaggio? un percorso?" talvolta mi chiedo. E il vivere, in alcuni casi il sopravvivere, richiedono il viaggiare. Il viaggiare di turisti, il viaggiare di avventurieri, il viaggiare di emigranti, il viaggiare dei lavoratori, il viaggiare dei pendoalri, il viaggiare degli innamorati... non è forse anche l'amore un viaggio, una ricerca, una partenza un arrivo... ma forse in amore non si arriva mai. E c'è nei miei viaggi mi ha accompagnato e chi un viaggio lo intraprenderà, in entrambi i casi due coppie d'innamorati e il loro viaggio duale nello spazio tempo, metafora esemplificatrice di ben altro viaggio. due coppie completamente antitetiche, esternamente eterogenee ma internamente omogenee. Ugualmente diverse, diversamente uguali nella loro apparente diversità. R e L mi hanno accompagnato nel mio viaggio di ritorno a casa, in uno dei miei percorsi. Coppia d'altri tempi loro, di quelle dai sani valori e dai saldi principi morali, di quelle che si sposano giovani, di quelle che si lavora e si studia, che c'è da metter su famiglia e allora R. fa la maestrina ed ha una laurea da prendere e allora c'è da studiare in treno che fuori fa freddo e quasi piove e il treno è in ritardo e sembra non arrivare mai. L e S sono laureati e prostituiscono le loro menti all'estero perchè la partia maligna non ha i fondi per la ricerca e a loro tocca emigrare. Coppia anomala la loro, di quelle che non ci si penza proprio a volersi sposare, di quelle in cui ci si dice tutto in faccia, di quelle che si vive alla giornata che ora non ci voglio pensare, di quelle che c'è da divertirsi senza starci troppo lì sù a pensare. che domani li aspetta un lungo viaggio, che ci son chilometri da macinare, che la macchina e fredda e non vuol saperne di partire, che manca anche il crick e speriamo che non ci capiti di bucare. E nel trionfo del contrapposto domina la livellatrice analogia amorosa. E a loro voglio dedicare questa canzone che mi teneva compagnia quando la strada era lunga, gli occhi si chiudevano e la macchina non voleva saperne di andare. E anche a te la voglio dedicare, a te di cui non so nulla, ma che sento di poterti amare. A te e ai tuoi profondi occchi neri, al tuo corpo sensuale, ai tuoi lunghi ricci scuri, alle tue labbra morbide, ai tuoi seni da baciare, alle tue cosce nervose, alle tue caviglie sottili, alle tue gambe da accarezzare, alla tua camicetta verde che più di qualcosa lascia immaginare, a te che ti avrei posseduto in quella pizzeria lì sul tavolo davanti al cameriere. Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te. Vagavo per i campi del Tennessee (come vi ero arrivato, chissà). Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare. Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. TI salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te... io sì, che avrò cura di te "Ho messo la testa dove gli altri non osavano mettere nemmeno i piedi" J.P. Rives
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