Nick: Viola* Oggetto: Ce ne vorrebbero almeno due Data: 5/10/2005 13.55.11 Visite: 336
Oramai è opinione diffusa tra le mie amiche che di uomini ce ne vorrebbero almeno due. No, non è una questione sessuale, perlomeno non solo. Parliamoci chiaramente: il tipo divertente, imprevedibile, affascinante etc, di solito è anche bugiardo e puttaniere. Invece il tipo fedele, affidabile e tutto il resto, molto spesso è anche noioso. Bisognerebbe fare come in "Dona Flor e i suoi due mariti" di Jorge Amado, che dimostra di conoscere molto bene le donne, non per niente è stato sposato con Zèlia Gattai (e chi è? una donna molto in gamba). In questo romanzo Dona Flor è sposata con Vadinho, uomo fascinoso, divertente, imprevedibile, splendido amante, però anche puttaniere, bugiardo, sfaccendato, giocatore, ubriacone etc. durante una festa Vadinho muore schiantato dai suoi eccessi, e dona Flor non si dà pace: "Ah! mai più, pensò dona Flor, e si sentì un nodo in gola, le gambe tremanti, capì allora che tutto era finito. Solo lei e il cadavere nudo, lei e l'assenza definitiva di Vadinho. Mai più l'avrebbe dovuto aspettare oltre l'alba, nè nascondergli il denaro lasciato dalle alunne, nè sorvegliare le sue relazioni con le più carine, mai più prendere botte nei giorni di sbronza o malumore, nè ascoltare gli acidi commenti dei vicini. E mai più si sarebbe rotolata con lui sul letto, aprendosi tutta al suo desiderio, spogliandosi di vestiti, lenzuola e modestia per la sua festa d'amore, festa indimenticabile Perchè Vadinho non ha portato con sè il desiderio che la consuma, la febbre che le inturgida i seni, che le fa dolere il ventre incapace di rassegnazione? E' tempo di sotterrare nuovamente il suo morto, e con lui tutto il suo bagaglio: i maltrattamenti, le cattiverie, la sfacciataggine, la sua allegria, la sua simpatia, i suoi impeti generosi, e tutto ciò che lui ha suscitato dalla mansuetudine di Dona Flor, il fuoco che vi ha acceso, il desiderio tormentoso, quella follia amorosa - il desiderio bramoso, ahi quel vergognoso desiderio da vedova sfacciata!" Passa il tempo, e Dona Flor si risposa col farmacista Teodoro. Tutt'altra cosa rispetto a vadinho. Serio, rispettoso, fedele, premuroso... Adesso Dona Flor ha tutto quello che ha sempre desiderato: la pace e la rispettabilità. Poi un giorno le compare davanti il fantasma di vadinho, così, senza preavviso. apparentemente, senza preavviso, perchè in realtà lei ha continuato a chiamarlo con tutte le sue forze, consumata dalla nostalgia. E' un fantasma particolare, appare e svanisce quando vuole, però è anche tangibile, e ha desideri carnali molto espliciti. ala fine vadinho vince le rimostranze di dona flor, e diventa il suo amante. ed ecco che si realizza l'equilibrio, come spiega alla perfezione lo stesso vadinho: "Ti voglio tanto bene - e di un amore così grande, che per vederti e prenderti nelle mie braccia ho rotto il no, e nuovamente sono. Ma non desiderare che io sia allo stesso tempo Vadinho e Teodoro, perchè non posso. Posso soltanto essere Vadinho, e non ho che amore da darti, tutte le altre cose delle quali hai bisogno, è lui a dartele: la casa di proprietà, la fedeltà coniugale, il rispetto, l'ordine, la considerazione, la sicurezza. E' lui a dartele, perchè il suo amore è fatto di queste cose nobili (e scoccianti) e tu hai bisogno di tutte queste cose per essere felice. Ma anche del mio amore hai bisogno per essere felice, di questo amore d'impurità, sballato e alla rovescia, impudico e ardente, che ti fa soffrire. Un amore così grande che resiste oltre la mia vita disastrosa, così grande, che, dopo di non essere, sono tornato ad esistere, e sono qua. Per darti gioia, sofferenza e godimento, sono qui. Ma non per restarti accanto, essere la tua compagnia, il tuo premuroso marito, per conservarti la mia fedeltà, per accompagnarti in visita, al cinema nel giorno fissato, al letto all'ora precisa - per questo no, amore mio. Questo è compito del mio nobile collega di letto, e migliore di lui non ne troverai un altro. Io sono il marito della povera dona Flor, colui che viene a risvegliare la tua ansia, a mordere il tuo desiderio, nascosti nel fondo del tuo essere, dietro al tuo ritegno. Lui è il marito della signora dona Flor, si occupa della tua virtù, del tuo onore, del tuo rispetto umano. Lui è il tuo volto mattutino, io sono la tua notte, l'amante di fronte al quale non hai nè possibilità di fuga, nè forza. Siamo i tuoi due mariti, i tuoi due volti, il tuo sì e la tua negazione. Per essere felice hai bisogno di tutti e due. Quando eri sola con me, avevi il mio amore ma ti mancava tutto, e quanto soffrivi! Poi avesti solo lui: avevi tutto, non ti mancava nulla, e soffrivi anche di più. Ora sì, sei dona Flor intera, come devi essere." Ah, per chi fosse arrivato fino alla fine (credo molto pochi): ovviamente tutto ciò è solo una fantasia. siamo brave, siamo tutte molto brave.
"Due strade divergevano in un bosco, io scelsi quella meno frequentata" - R.Frost |