Nick: wolf69 Oggetto: SCATTONE Data: 6/10/2005 10.58.17 Visite: 67
Scattone dopo la cella la cattedra Condannato per omicidio Russo, insegna Giovanni Scattone, l'ex assistente della Sapienza condannato con sentenza definitiva per l'omicidio di Marta Russo, sale in cattedra per insegnare agli studenti di un liceo romano storia e filosofia. "Spiega bene e in classe sa mantenere la disciplina" dicono i ragazzi dello Scientifico Primo Levi, ma i genitori insorgono. "In cattedra dopo la condanna per omicidio. E' fortemente diseducativo per i ragazzi". Giovanni Scattone è uscito dal carcere il 2 aprile del 2004, dopo aver scontato due anni e quattro mesi di prigione. Il Tribunale di sorveglianza lo ha ammesso in prova ai servizi sociali affidandolo alla formazione dei portatori di handicap. La Cassazione gli aveva cancellato la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici e per questo il suo nome è stato ammesso nella graduatoria per le supplenze nei licei. Così, da una settimana circa, ricopre il ruolo di supplente alla cattedra di Storia e Filosofia di un liceo della periferia romana. La preside dell'istituto Primo Levi, Giuliana Stanzione, spiega a Repubblica che nessuno degli studenti si è lamentato del professore. Anche se fuori dalla scuola i genitori non nascondono la loro perplessità. "E' davvero assurdo che una persona condannata per l'omicidio di una studentessa insegni ai nostri figli - dicono - Questo lo trovo fortemente diseducativo". Al contrario ai ragazzi sembra piacere. In classe pare che si faccia capire bene, che sia paziente e che riesca a mantenere alta l'attenzione durante le lezioni e pure la disciplina. Il processo Marta Russo è stato uno dei casi più controversi e discussi che tanto fecero parlare l'opinione pubblica. Scattone, come del resto anche il suo amico e collega Salvatore Ferraro, si è sempre proclamato innocente. Il delitto avvenne fuori dall'università La Sapienza di Roma il 9 maggio del 1997. Marta Russa venne colpita da un proiettile alla testa mentre passeggiava con un'amica in uno dei viali attorno alla facoltà di Filosofia. Il 2 giugno 1999 la Corte d'Assise condannò Scattone a sette anni per omicidio colposo ritenendolo copevole di aver sparato alla studentessa da un'aula dell'ateneo romano. Il 7 febbraio 2001 in Appello la condanna fu ad otto anni, ma la sentenza venne annullata dalla Cassazione qualche mese più tardi. Infine la sentenza definitiva arrivò nel dicembre del 2003 quando Scattone venne condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per omicidio colposo. Vivi come se tu dovessi morire subito.... Ma pensa come se tu non dovessi morire Mai.
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