SILLOGISMO Forma di argomentazione logica nella quale, a partire da due proposizioni, o premesse, si trae necessariamente una conclusione. Il ragionamento sillogistico fu studiato per primo da Aristotele, che ne evidenziò il carattere di deduzione necessaria. Esso consiste di due premesse e una conclusione nelle quali entrano in gioco tre termini; nelle due premesse è presente un termine medio che consente di connettere fra loro gli altri due termini. L'esempio più classico di sillogismo, fornito da Aristotele, è il seguente: "tutti gli uomini sono mortali" (premessa maggiore), "i greci sono uomini" (premessa minore), "i greci sono mortali" (conclusione). Il termine medio che consente di connettere in maniera necessaria "mortali" e "greci" è "uomini".
Fonte MSN Encarta
Ordunque ieri sera, dopo due faticose ore trascorse in palesta (ne faccio mensione esclusivamente per palesare la condizione di debito d'ossigeno nella quale versavo e che impediva una coretta ossigenazione delle mie cellule celebrali), cercavo di rilassarmi guardando una nota trasmissione televisiva di seconda serata. In uno dei servizi la redazione ha invitato una ragazza a rispondere ad un annuncio di una signora, la quale faceva sesso con altre donne in cambio di denaro. Non voglio soffermarmi sul mestiere più antico del mondo, sul mercimonio del proprio corpo, di coloro che "vendono amore a tempo" ne, e questo vi stupirà, voglio discutere dell'insolita casistica di prostitute saffiche. Le due donne, una volta incontratesi e stabilito che non avrebbero fatto sesso, si sono messe a discutere delle differenze che ci sono nel fare sesso con un uomo e con una donna. Dopo le immancabili battute sulla durata del rapporto, e se esiste un Dio dovrà farvi pagare queta vosta bieca arroganza femminile, ma nemmeno su questo ho intenzione di concentrare la mia analisi, le due genitli signore hanno iniziato, come sempre accade, a parlare di "questi uomini", di "tutti gli uomini sono uguali", di "questi bastardi". Da tali premesse si è giunti agevolmente a concludere che "tutti gli uomini sono bastardi". Orbene voglio dogmaticamente accettare questa affermazione che sarà la prima premessa del mio sillogismo. Dunque tutti gli uomini sono bastardi. Bastaro, stando alla definizione del dizionario della lingua italiana De Mauro Paravia è colui "che, chi è nato da un’unione illegittima" in altre parole "un bastardo è un figlio di puttana" è questa rappresenta la seconda premessa del sillogismo. "Tutti gli uomini sono bastardi", "un bastardo è un figlio di puttana", ovviamente "tutti gli uomini devono gioco forza avere una madre", terza premessa, ergo "tutte le donne sono puttane"! Si potrebbe ora discutere, come nell'antico giuoco dell'ouvo e della gallina, se siano nate prima le puttane o i bastardi ma ciò rappresenterebbe esclusivamente uno sterile e stucchevole esercizio dialettico. Mia nonna donna saggia e intelligente lei, a differenza delle signorine di cui sopra, era solita dire "Nun sputà al'aria ca 'n faccia te ven'!" Ah le donne di una volta!
"Ho messo la testa dove gli altri non osavano mettere nemmeno i piedi"
J.P. Rives