Nick: _*PaoLa*_ Oggetto: PANE... Data: 11/10/2005 15.39.5 Visite: 191
TUTTO DEDICATO ALL'ALIMENTO PER ANTONOMASIA.... Ti amo come se mangiassi il pane -Nazim Hikmet Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale come se alzandomi la notte bruciante di febbre bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto ti amo come guardo il pesante sacco della posta non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia pieno di sospetto agitato ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo. DI GABRIELLA MISTRAL "Pane ": " Han lasciato un pane sul desco, / metà arso, metà bianco / sbocconcellato di sopra e aperto / in grosse candide molliche. / (…) Sa di mia madre quando dava il latte / sa di tre valli dove sono passata / di Acongua, Patzcuaro / Elqui, / e del mio cuore quando canto ". Anche la natura è un tema ricorrente di Gabriela come nella descrizione di una casa spagnola : " La palma entra dalla finestra / il pino viene dalle colline / il mare giunge da ogni parte / regalandole Epifania./ La terra è forte come Ulisse, / fedele il mare come Nausica. " . Bellissima è la poesia sulla vecchia di 120 anni che " scordò la morte che non si dimentica/ come un paese / un mestiere / una lingua " o quella sul giorno che giunge inaspettato, diverso da tutti gli altri : il giorno dell'incontro. " Giorno nostro, per quale strada / senza piedi, senza vento / che non sapemmo, che non vegliammo / nulla ce lo prediceva / non fischiammo alle colline / e senz'orma esso veniva ! / Sembravano tutti uguali / e di colpo maturò un Giorno / era come tutti gli altri, / come le canne e le olive / ma a nessuno dei suoi fratelli, / come Giuseppe, assomigliava ". QUESTO è DEDICATO A LEI LA MIA MUSA ISPIRATRICE
TI AMO DI PANE ***
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