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Non scrivi più, e non ti sento più,
so quel che fai e un po' ho paura, sai.
Son senza sole le strade di Rosario,
fa male al cuore
avere un figlio straordinario:
a saperti là sono orgogliosa e sola,
ma dimenticarti... è una parola...
Bambino mio, chicco di sale,
sei sempre stato un po' speciale,
col tuo pallone, nero di lividi e di botte,
e quella tosse, amore,
che non passava mai la notte;
e scamiciato,
davanti al fiume ore e ore,
chiudendo gli occhi,
appeso al cuore.
O madre, madre,
che infinito, immenso cielo
sarebbe il mondo se assomigliasse a te!
Uomini e sogni come le tue parole,
la terra e il grano come i capelli tuoi.
Tu sei il mio canto,
la mia memoria,
non c'è nient'altro
nella mia storia;
a volte, sai, mi sembra di sentire
la "poderosa" accesa nel cortile:
e guardo fuori: "Fuser, Fuser è ritornato!",
e guardo fuori, e c'è solo il prato.
O madre, madre,
se sapessi che dolore!
Non è quel mondo che mi cantavi tu:
tu guarda fuori,
tu guarda fuori sempre,
e spera sempre
di non vedermi mai;
sarò quel figlio
che ami veramente,
soltanto e solo
finché non mi vedrai.
-----O-----
Perchè in questi giorni mi sento anche io un po' Ernestiño
Perchè lottero sempre per difendere la mia opinione
Perchè mi illudo che sia ancora possibile cambiare il mondo
Perchè sono nato libero
Perchè "Una prima linea non abbassa lo sguardo, mai!"
Perchè tutte amano Cyrano
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