Nick: LaNdel10 Oggetto: re:Il ritorno del proporzionale Data: 14/10/2005 12.51.39 Visite: 40
Il berlusconismo nasce, e continua ad esserlo, come la contraddizione continua di qualsiasi principio sul quale esso stesso si fonda, ammesso che qualche princio lo si possa trovare. Berlusconi dice, alla sua discesa in campo, di voler cambiare il volto della politica, rinnega tutto del passato della politica italiana ma al contempo fa finta di dimenticare il suo contributo e i benefici ricavati dalla prima repubblica. Di questo continuo affermare e rinnegare oggi se ne ha l'ennesima dimostrazione, domani, quando cadranno par condicio e titolo 5 della costituzione, se ne avrà l'ennesima riconferma. Questo è il liet motiv di dieci anni di politica attiva e cinque di governo Berlusconi. La sorpresa vera me l'hanno data quelli dell'UDC, i quali si sono sempre professati dei moderati. Fin dalle prime battute su questa riforma della legge elettorale hanno dichiarato che senza un largo consenso, che comprendesse anche una parte dell'opposizione, non se ne sarebbe fatto nulla. Alla fine si sono dimostrati i più estremisti e diabolici. Ma d'altronde, pensiamoci bene, hanno mai detto di no al cavaliere? Mai. E allora, quale sorpresa? Quanto detto sono considerazioni fatte senza entrare nel merito di questa riforma, la quale, va ricordato, alla ipotetica (mica tanto!) nascita di un terzo polo assegnerebbe il premio di governabilità ad una coalizione o un partito purchè abbia un solo voto più degli altri. Non è tanto fantascientifico immaginare nel prossimo futuro che, in una frammentazione della coalizioni, vada a governare Forza Italia o i Ds con il 30% dei voti. Cosa molto pericolosa per la democrazia. Ultimo allarme: c'è il serio rischio che la destra si riconfermi maggioranza. Non è uno scherzo, bisogna stare molto attenti. "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" |