Nick: Galatea Oggetto: Il rinculo Data: 18/10/2005 19.20.0 Visite: 217
Chi c'era, pochi giorni fa, tra i tanti presenti al Palazzo dei Concerti di Stoccolma? C'era un signore egiziano, tale El Baradei. Mò, questo El Baradei non fa mica un lavoretto da poco...! Suo è il compito delicato di vigilare, in qualità di direttore dell'agenzia all'interno delle Nazioni Unite, sugli sviluppi del nucleare e impedire che a qualcuno salti in mente di usarlo a scopi militari o terroristici (ma fa differenza?). Costui si recò a far visita due anni fa all'Irak di Saddam, ne perlustrò ogni angolo, insieme ai suoi fidi ispettori. Cercava armi di distruzioni di massa, pure un missile piccolo, un petardo più rumoroso, un fumogeno, una fialetta puzzolente. Niente. Non venne fuori niente. Mr. President, non ci sono armi di distruzione di massa in Iraq. Cioè armi, sì. Ma gli bastano giusto a farsi una guerriglia tra di loro. Niente, ho detto, Mr. President. Mò, Mr. President decide che El Baradei è fortemente miope. O colluso. O ottuso. Comunque un rompiballe. Io la guerra la faccio lo stesso. Devo destituire l'uomo che tentò di uccidere mio padre. E' un fatto privato, una questione di famiglia. D'onore. Mò, come tutti sanno, in Irak si spara e c'è la distruzione di massa locale. O vogliamo definire ad un numero preciso il concetto di massa? In fisica, un corpo è una massa. (Vabbè pure una pietra.... ). Comunque sia andata, ad El Baradei che non è riuscito a convincere Mr. President che le bombe c'erano solo nella sua testa, ad El Baradei che non è riuscito ad evitare la guerra, va quest'anno il premio Nobel. Per la pace.
...deh, mira, come flagellata a terra, Italia serva immobilmente giace per disperazïon fatta secura... |