Nick: `Luk4s` Oggetto: Sotto Data: 26/8/2003 21.37.6 Visite: 32
Mai visto niente di simile. Una bufera bufera. La Città era intontita dalla pioggia. Oddio, non che fosse granchè sveglia di suo, ma quella pioggia proprio aveva avuto l'effetto di una cascata su un fiammifero timido. Spenta. E io ne percorrevo le arterie. La mia solita auto, ed ero solo finalmente, lì dentro, come è giusto che sia sempre. Poi smette di piovere, e imbocco una strada qualunque. Scopro che questa strada qualunque punta verso Ovest, e io non l'avevo mai saputo. E' dritta dritta verso Ovest, e me ne accorgo dal sole basso che mi abbaglia. Non abbaglia solo me, ma tutti. E già perchè i soli sono due. Uno tondo in aria, e un altro per terra, spezzato in cristalli e diretto alle cornee di tutti. Era l'asfalto, che rifletteva il primo e generava il secondo. Poi riprese a piovere un pochino. I due soli forti, la pioggia, la strada bagnata. Si andava praticamente fermi, verso Ovest. E poi, verso Sud. Ora sapevo perfettamente verso quale punto cardinale mi dirigevo. Il cane che attraversa verso Est. Io verso Sud. E verso Sud voglio andare. Una statale. Sono poco fuori Città. E lì accade. Accade che vedo l'arcobaleno. Addirittura due. Porco Giuda, due arcobaleni. Uno nitido, uno dietro sfocato. Mi fermo, devo accostare perchè, ragazzi, si vede da dove sorge il primo, quello nitido. La Città non se ne accorge, ma qualche anima sull'orlo di sè stessa magari sì. Di nascosto riaccendo la macchina e corro, stavolta seguendo il punto di nascita dell'arcobaleno, non più il Sud. Ho poco tempo, di certo. L'arcobaleno sfiorito di dietro già si opacizza, e se vorrò raccontare ai nipoti del mio oblìo e del mio miracolo, devo sbrigarmi. Il clima mi scuote, lo so. Lo so già da parecchio, eh... però il ronzio del respiro a volte mi distrae. Ho bisogno di assenza, di sospensione. Ho bisogno di galleggiare sotto la superficie. Galleggiare, sotto. Sotto... Sono precisamente sotto l'arcobaleno. Ve lo giuro, ci sono sotto. E' sottilissimo, ed è di fumo. E' vapore timido che si squaglia nella sua lateralità, e dimentica il suo colore. La sigaretta mi brucia le labbra, è strafinita. E mi sento come se fosse strafinita. Morto e felice, nel mio paradiso. E 'ffanculo, colorato. Lukas. P.s. un bacio a tutti e un grazie a Sergio che mi ha ricordato di far parte ancora di questa comunità.
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