Nick: Cyrano622 Oggetto: L'amore... malato Data: 20/10/2005 15.0.15 Visite: 101
Io sono una persona tollerante, mi sforzo di esserlo. Tuttavia ci sono alcune cose che, per quanto mi sforzi, non riesco a tollerare. Tra queste, senza dubbio alcuno, le citazioni e le statiscitche. Talvolta, ahime, nella vita si è costretti a ricorrere a strumenti ai quali, in condizioni normali, non si sarebbe mai ricorsi. Mai dire mai nella vita. Di donne non ne ho avute tante, ma ne ho conosciute molte, e benchè cosciente che un campione limitato non può descrivere una intera popolazione, dalle mie esperienze di compagno, amico, spasimante, ho maturato una mia tesi che i fatti ancor oggi stentano a smentire. L'amore delle donne è malato. Nell'amore al femminile ho sempre riscontrato una componente di sofferenza, di rinuncia, di privazione, di negatività, talvolta distruttiva ed autlesionista, fino all'affermare che l'amore ha bisogno di odio in un esaltazione tautologia di un ossimoro dell'assurdo. Ed io incredulo e sempre più disilluso continuavo a credere nella positività di quello che è riduttivo definire un sentimento, e che non riuscivo ad accostare alla negativita dell'odio se non nell'esaltazione degli opposti, in una litote. Lungi da me considerare l'amore eterno, o dal negare l'esistenza dle suo opposto, l'odio. Ma da qui ad unire due opposti in un'unica cosa me ne guardo bene. Mentre da aprte mia c'è sempre stata una visione positiva, costruttiva se non altro di Epicureano piacere, nelle donne che hanno attraversato al mia vita c'era sempre, nel vivere l'amore, sofferenza. Non ho mai riscontrato quel piacevole distacco, quel carpe diem, quel vivere alla giornata che caratterizzava il mio animo in chi avevo di fronte. L'amore non veniva mai vissuto con serenità, anche nei risvolti sessuali, riscontravo sempre una vena masochista che talvolta si esaltava sino alla patologia, detto da uno che gioca a rugby poi... Da quella che era arriva a tagliarsi le vene, non per me si chiaro, quale estrema prova d'amore, a quella che si sentiva violentata e non riusciva più a condere un bacio, a quella che l'amore lo viveva attraverso l'odio, a quella spaventata dalla profondità del sentimento, le tipologie di donne le ho incontrate tutte. Ognuna diversa, ognuna con al sua fisima eppure tutte accomunate dai motivi che quelle fisime le genravano. Ed infatti quell'amore malto era dettato sempre da quel masochismo che solo le donne hanno, da secoli di tabù che sulla carta sono stati infranti ma i cui frammenti ancora ci si deve scollare d'addosso. Quasi la conquista dell'amore fosse un processo catartico, di purificazione, e come ogni processo di catarsi richieda, inesorabile, la sofferenza. E quì mi ritorna alla mente Massimo Troisi che in una scenetta della Smorfia parlando del lavoro diceva "Scusate, ma, possibile che a Napoli solo lavoro nun se ne trova? Sempe cu n'ata paroal vicino, adda sta?" Ah l'amore "La mia ragazza non mi vuole più vedere Perché dice che io sono solo un incapace Che non ho le palle quadre, che non son fedele Quando ormai da cinque anni lei si fa il quartiere Il mondo già da tempo non ha più sapore Questa vita è come un piatto vuoto da leccare La gente non mi guarda non mi sa capire Forse avrei bisogno anch'io di stare un po' più fuori Fare l'amore nei campi di grano Con l'erba che ti graffia e che ti punge il culo Mia madre che mi dice: "Perché fai il cantante? Non potevi drogarti, come tutti gli altri, tu" Io non so che cos'è, ma ho bisogno di te Perché c'è una canzone stonata Dammi un po' di poesia, per favore vai via Che non riesco più a mettermi in nota Il mondo non è come me lo immaginavo Qui di posto non ce n'è per chi non ha capito Che l'abito fa il monaco, il denaro il resto E svegliati veloce se no resti a letto Potrei sempre guardare il lato positivo Ma non ho le lenti per vedere da lontano Potrei finirla qui con una corda al collo Ma sarebbe peggio e poi non sono mica matto Fare l'amore nei campi di grano Con l'erba che ti graffia e che ti punge il culo Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace Ma cos'è che piace? Non si capisce più... Io non so che cos'è, ma ho bisogno di te Perché c'è una canzone stonata Dammi un po' di poesia, per favore vai via Che non riesco più a mettermi in nota Non lo so come va, ma ho bisogno di un la Perché devo accordarmi col mondo Dammi un diapason... tu! che non se ne può più Di sentire stonare il mio canto [Fare l'amore nei campi di grano Fare l'amore nei campi di grano Fare l'amore nei campi di grano Con l'erba che ti graffia e che ti punge il culo Mia madre che mi dice perché fai il cantante Non potevi drogarti come tutti gli altri Con l'erba che ti graffia e che ti punge il culo Fare l'amore nei campi di grano" David Maggioni - Una canzone stonata "Ho messo la testa dove gli altri non osavano mettere nemmeno i piedi" J.P. Rives
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