Nick: Casual Oggetto: Lui pensa alla legge elettoral Data: 20/10/2005 15.21.31 Visite: 99
Mentre Berlusconi pensa alla legge elettorale e a come eliminare la par condicio il paese reale cola a picco. Domani come di consueto su Metrovie, in edicola col Manifesto. A una settimana dalle brutali cariche di Montecitorio, continua la mobilitazione per la difesa del posto di lavoro da parte degli oltre mille lavoratori della Finmek, da tre mesi senza stipendio. Mercoledi si è svolto un presidio presso la sede Rai di Napoli. "Per denunciare la disinformazione e il silenzio mediatico su una vicenda che vede messi a rischio migliaia di posti di lavoro", come afferma Vito Piscitelli, delegato Fiom della sede di Santa Maria Capua Vetere, presso la quale sono impiegati 700 lavoratori. Il giorno precedente era già stata occupata per alcune ore la stazione di Pagani, con gravi disagi per la circolazione ferroviaria, da parte dei circa 300 operai della filiale locale dell’azienda. Il silenzio del governo sembra ottenere il solo risultato di estendere e radicalizzare la protesta. "Che continuerà fino a quando non ci sarà un chiaro segnale d’interesse per la sorte dei lavoratori", dichiara il segretario regionale della Fiom, Maurizio Mascoli, annunciando la convocazione di un’assemblea aperta alle forze politiche e ai rappresentanti istituzionali per prossimo il 24 ottobre, presso la sede di Santa Maria Capua Vetere. Una vicenda paradossale quella della Finmek, azienda che opera nel campo delle comunicazioni ad alto profilo tecnologico. "Ancora più paradossale, considerato che l’Italia è uno dei primi mercati a livello mondiale nel campo della telefonia e degli impianti satellitari", afferma l’Assessore regionale alla formazione e lavoro Corrado Gabriele, che punta l’indice sulla "miope politica industriale del governo". Il timore più forte è che la vertenza venga frammentata in un rivolo di trattative locali, nonostante l’impegno in senso unitario per la sorte dei 3000 lavoratori, assunto dall’esecutivo Berlusconi in una riunione tenutasi a Roma presso il Ministero delle attività produttive. Per il segretario della Fiom di Caserta, Raffaele Moretti, "Il silenzio delle istituzioni nazionali e le voci che si rincorrono ormai freneticamente fanno temere proprio una soluzione "spezzatino", che sarebbe una tragedia per i lavoratori". In tal senso le notizie giunte mercoledi dalla Finmek Solutions dell'Aquila sono un segnale decisamente preoccupante. L’azienda ha sottoposto a lavoratori e sindacato un’ipotesi che prevede l’impiego di 250 unità su 550, per un periodo di cinque, sei settimane. Proseguono intanto le pressioni sul commissario straordinario Gianluca Vidal per avviare almeno le procedure relative alla cassa integrazione. Una boccata d’ossigeno per 1000 famiglie campane, ormai, sull’orlo del baratro.
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