Nick: FreDDi3 Oggetto: Provenzano, Grasso ACCUSA... Data: 21/10/2005 15.28.25 Visite: 90
i Politici. A "Tv7" intervista del procuratore nazionale antimafia "La latitanza del boss coperta da intere fasce sociali" ROMA - La latitanza di Bernardo Provenzano "la coprono rappresentanti delle istituzioni, la coprono politici, imprenditori, forze di polizia". Il neo-procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, nella sua prima intervista da capo dell'ufficio di via Giulia, che stasera andrà in onda a 'Tv7' (Raiuno, 23.25), non si nasconde dietro le parole per spiegare la decennale latitanza del boss mafioso. Parole che provocano la reazione del presidente del Copaco Enzo Bianco che annuncia di voler convocare "al più presto" Grasso. "Conosco Grasso, è persona seria e lo stimo come uomo e come magistrato -dice Bianco - So che non ama sovraesposizioni e quando parla lo fa a ragion veduta. Se ha detto quelle cose certamente ha le sue buone ragioni". Nell'intervista il procuratore dice che a coprire Provenzano non è solo "un'organizzazione criminale" ma una copertura "che viene da intere fasce sociali". "Abbiamo scoperto che un imprenditore riceveva da un sottufficiale della forza di polizia delle informazioni sulle nostre indagini - continua Grasso - L'imprenditore era collegato a Cosa nostra e quindi le indagini nostre venivano conosciute direttamente da Provenzano". Ma Grasso chiama in causa politici e istituzioni, parlando dell'ex presidente del Consiglio di Villa Abate Francesco Campanella, colui che ha fatto mettere i timbri sul documento falso di Provenzano. "Questo dà l'esatta misura - sottolinea Grasso - di come Cosa nostra riesca a infiltrarsi nelle istituzioni. Campanella è l'interfaccia tra Cosa nostra e le altre categorie sociali, perché ha dei rapporti con la politica, ha una finanziaria, ha dei rapporti a Roma con vari ministeri, insomma è quello che dà veramente la forza dell'organizzazione, la capacità di infiltrarsi e di avere questi collegamenti con l'esterno". Secca la replica dell'avvocato Salvatore Traina, legale di Provenzano: "Se le cose denunciate da Pietro Grasso fossero vere, sarebbe gravissimo". Inoltre "Tv7" mostrerà anche un eccezionale documento filmato: per la prima volta sarà mostrata la consegna dei bigliettini di carta con gli ordini scritti, i "pizzini", consegnati agli affiliati di Cosa nostra. (21 ottobre 2005) Che dire. Si è scoperta l'acqua calda.
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