...ero una bambina prodigio...
suonavo il pianoforte ad orecchio a tre anni...
inventavo canzoni che interpretavo di fronte a chiunque...
ho cantato mentre una banda accompagnava la mia voce...tutto improvvisato..
ero piccola..avrò avuto i miei sei anni..
e la gente mi guardava come se stesse guardando in una sfera di cristallo ,erano convinti che sarei diventata qualcuno...
ero una bambina prodigio..
avevo quattro anni ed inventavo poesie..che mia madre appuntava...
ed erano poesie belle....filastrocche per la precisione,che i bimbi adoravano....e recitavano.....
come adoravo io salire sulla sedia più alta della cucina e farmi sentire dal primo ospite che mi capitava...
ero una bambina prodigio..
a due anni tentavo goffamente di mantenere la racchetta di mio padre...
ed assistevo a tutte le partite...
ed incameravo qualsivoglia movimento...
a sei anni....sostituivo i giocatori assenti o in ritardo..
a dieci anni ero tra gli avversari preferiti...
ho arbitrato...si fidavano della mia lealtà..e praticità ...
in effetti,avendo il campo....per me arbitrare era come parlare....
e giocare come camminare..
ero una bambina prodigio...
a cinque anni tutti i bimbi del circondario,tutti maschietti
facevano a gara per battermi nella corsa...
i rimanenti facevano a gara per battermi con le bici..
ma ero troppo forte...
mi odiavano..
alcuni,pochi ,mi stimavano...
lo so perchè quando li incontro...mi confessano ciò che provavano...essere battuti da una bimba era mortificante....
ero una bambina prodigio finchè il campo da tennis non fu chiuso
ed il mio cortile diventò un autunno..
un autunno che porto ancora nel cuore..
ormai del campo c'è solo lo scheletro...
ma nei miei ricordi....è più che vivo....
diventai una persona strana...
vestivo da uomo...non mi curavo dei giudizi altrui....fuggivo da ogni competizione...
sapevo che se solo avessi voluto....
se avessi osato impegnarmi,il mondo sarebbe tornato ai miei piedi.....
la bimba che a tre anni suonava il pianoforte ad orecchio ,ormai era tra le più brave del corso di piano..
ed era odiata...tutti sapevano che non si impegnava affatto....
così come la bimba che cantava dinanzi a chiunque cominciò ad essere chiamata per i matrimoni in chiesa...
ed era invidiata..tutti sapevano che non si impegnava affatto...
diventai una persona strana...
che viveva il distacco con le ragazze della sua età...
che toccava la banalità dei loro argomenti e si spaventava di questa differenza..
loro parlavano d'amore....io cercavo di parlare d'altro...
e...non mi trovavo...preferivo i ragazzi...sapevano divertirsi...e parlavano anche di calcio....
ma....questa differenza mi faceva soffrire....
diventai una ragazza strana...
che cominciò ad aver voglia di innamorarsi,
ma trovava tutti troppo poveri....
troppo banali..
grandi amici di giochi...
ma persone futili..... troppo futili...
e m'innamoravo si,ma di quello che speravo nascondessero nei loro sogni...
e non soffrivo la soltudine...anche se le mie amiche ne sentivano il peso più di me,e me lo facevano pesare(loro)...
diventai poi.una ragazza solare..
quando mi resi conto che se avessi aspettato qualcuno che fosse riuscito a strapparmi un sorriso..sarei stata infelice per sempre..
e mi proposi l'obbiettivo di far divertire gli altri...
per sentirmi relativamente più leggera....
relativamente felice....
ed è da allora che io non so più dire che persona sono ora...
la solitudine è l'unica certeza che ho...una solitudine che mi porto nel cuore ,per scelta..
mi fa bene...parlare a me stessa e dirmi come in realtà mi sento...
nessuno mai è stato in grado di capire che dietro i miei sorrisi si cela altro..
nessuno mai ha scovato nei miei occhi quell'alone di tristezza...
nessuno mai...
le persone che ero ,ora non lo sono più....
sto aspettando di capire però..
cosa e chi diventerò...
alcuni hanno troppa fiducia nelle mie capacità....
non fidatevi,non me lo merito..
...ho sete significa che sono vivo,che importa se l'ultimo o il primo...