Nick: geppo83 Oggetto: re:Non ho sonno... Data: 2/11/2005 2.39.26 Visite: 9
Non ho sonno Titolo originale: Non ho sonno Regia: Dario Argento Interpreti: Max Von Sydow; Stefano Dionisi; Chiara Caselli; Gabriele Lavia; Rossella Falk; Roberto Zibetti Sceneggiatura: Dario Argento; Franco Ferrini; Carlo Lucarelli Fotografia: Ronnie Taylor Musica: Goblin Produzione: Italia, 2000 Durata: 117’ Nel 1983 il "nano assassino" commette tre omicidi, ma poi viene fermato dalla polizia. Nel 2000 il "nano" pare essere tornato: sembrava si fosse suicidato diciassette anni prima, ma tutto quello che erano le sue caratteristiche da serial killer (animali ritagliati sulla scena del delitto) tornano come fantasmi coinvolgendo anche gli stessi protagonisti di allora, soprattutto il figlio della prima vittima il quale affiancherà l’anziano investigatore nelle ricerche. Dopo l’effettistico La sindrome di Stendhal e lo storico Il fantasma dell’opera (entrambi piuttosto deludenti), Dario Argento pare essere tornato a quel cinema che tanta fama gli aveva dato in passato: il giallo/thriller. "Sembra" perchè il cinquantenne regista non riesce a rendere appieno quell’atmosfera d’angoscia e paura che tanto impregnava film come L’uccello dalle piume di cristallo e soprattutto quel capolavoro che è Profondo Rosso. Non ho sonno ritorna sì a quel cinema fatto di situazioni e angosce, e Argento si diverte (e si vede) a riprendere a mostrare omicidi (e lo fa anche molto bene!), ma il tutto sembra piuttosto "fuori moda": nonostante la sceneggiatura a incastro sia ben scritta (con la collaborazione di Carlo Lucarelli che ha già scritto quest’anno Almost Blue di Alex Infascelli), le situazioni sono molto classiche e "già viste", molti i clichè. L’inizio con il telefono deve molto a quella rivoluzione stilistica che ha scatenato Scream, ma il resto si ferma lì. La bella regia di Argento, che nei momenti di maggior tensione prende il sopravvento sulla storia, non serve a compensare una certa "vecchiaia". Argento ci sa fare e sa confezionare un film anche se non troppo originale in una maniera che dimostra chiaramente la sua bravura, ma nulla va oltre il classico giallo/thriller: da colui che aveva rinnovato vent’anni fa il cinema di genere italiano ci si aspettava qualcosa di più in questo nuovo millennio. Ottime e impeccabili le musiche dei Goblin che con alcuni film di Dario Argento hanno firmato le loro più grandi hits. Il noto gruppo musicale, insieme al sempre bravo Max Von Sydow, danno quel tocco di originalità e d’atmosfera che manca un po’ al resto del film.
    così parlo geppo83...rendiamo grazie a lui!!
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