Nick: mokambo Oggetto: sergio ercolano Data: 3/11/2005 15.55.57 Visite: 106
La famiglia Ercolano fa causa all’Avellino Il dramma di Sergio Ercolano, il diciannovenne tifoso del Napoli morto il 22 settembre 2003 in seguito alle gravissime lesioni riportate due giorni prima allo stadio Partenio, rivive in un’aula del tribunale civile di Avellino. 03/11/2005 14:14 Fonte: Il Mattino, articolo letto 224 volte Il dramma di Sergio Ercolano, il diciannovenne tifoso del Napoli morto il 22 settembre 2003 in seguito alle gravissime lesioni riportate due giorni prima allo stadio Partenio, rivive in un’aula del tribunale civile di Avellino. La famiglia Ercolano ha presentato una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’Unione sportiva Avellino (la società che organizzò il derby del 20 settembre di due anni fa, mai disputato), del Comune di Avellino (proprietario dello stadio Partenio) e del ministero dell’Interno (la Questura di Avellino curò il servizio di ordine pubblico). La cifra indicata è tre milioni e duecentomila euro. I legali della famiglia Ercolano hanno dichiarato una serie di responsabilità dei tre enti in quella tragica notte, costata la vita al povero Sergio. L’Avellino, attraverso gli avvocati Biancamaria D’Agostino e Antonio Picciocchi, ha respinto gli addebiti nelle prime udienze: «Rispettiamo il dolore dei familiari di Sergio, ma non ci sono responsabilità riconducibili all’operato della società». Da sempre tifoso del Napoli, Sergio Ercolano s’era recato al Partenio per assistere al derby con l’Avellino il 20 settembre 2003. Era precipitato da un parapetto. Vi furono ritardi per i soccorsi perché non si apriva il cancello per consentire ai barellieri di raggiungere il luogo dell’incidente. Quel cancello rimase aperto e cento teppisti entrarono in campo, aggredendo poliziotti e carabinieri, poco prima che l’arbitro e le due squadre uscissero dagli spogliatoi. Ricoverato presso l’Ospedale Moscati, Sergio morì dopo due giorni di agonia. Il Napoli venne punito dal giudice sportivo della Lega, Laudi: cinque giornate a porte chiuse e la sconfitta a tavolino per il club allora guidato da Naldi. La Procura di Avellino indagò sul drammatico incidente avvenuto al Partenio. La vicenda è stata chiusa undici mesi fa con una richiesta di archiviazione perché non vennero identificati coloro che avrebbero spaventato Sergio, provocando la sua fuga dagli spalti. La famiglia Ercolano presentò opposizione alla richiesta di archiviazione, attraverso l’avvocato Maurizio Capozzo, ma dal tribunale penale di Avellino non sono arrivate più notizie. Intanto, è cominciata la causa per risarcimento danni nei confronti dell’amministrazione comunale, della società di calcio (passata dal gruppo Casillo alla famiglia Pugliese) e del ministero dell’Interno. Si prevedono tempi lunghi per la chiusura del processo civile |