Nick: {D|4BoLiK Oggetto: Nucleare Data: 10/11/2005 18.32.6 Visite: 115
prima di andare in sala prove: "Il nucleare spaventa tutti, ma è necessario per il nostro futuro. Solo l'Europa può decidere di far ripartire la costruzione di centrali nucleari". Silvio Berlusconi interviene al congresso dei notai italiani, in corso a Roma, e pone il problema delle fonti di energia rilanciando il nucleare. Il premier ha elencato una serie di motivi di "difficoltà" dell'Europa. Tra questi il premier sottolinea il problema del costo dell'energia: "Noi - dice - siamo tributari da altri paesi per il petrolio e il gas. Anche nell'ultimo consiglio europeo se ne è parlato. Dobbiamo rivedere questo problema". Ma lo stesso premier riconosce che non si tratta di un problema di facile soluzione: "Credo che solo l'Europa - avverte il presidente del Consiglio - centralmente potrà decidere di chiamare tutti i paesi a ridare il via alla costruzione, alla realizzazione di nuove centrali nucleari. Il singolo paese non ne ha la forza". Anche perchè, spiega il Cavaliere, "il termine nucleare, quello atomico, spaventa tutti i cittadini. Credo, invece, che sia una necessità del futuro". Comunisti. Poi Berlusconi è tornato sul tema che ha già sollevato nei giorni scorsi alla "Festa della Libertà" organizzata da Forza Italia per ricordare la caduta del muro di Berlino: quello del comunismo: "L'Italia - ha detto - ha un problema che pesa e non poco ad un liberale come me. Il fatto, cioé, che ci sono partiti che orgogliosamente hanno la dizione comunista nel proprio simbolo e l'immagine della falce e del martello dello stato totalitario sovietico. Se ci fosse ancora la cortina di ferro - ha detto il premier - non ci sarebbe un mondo globale di cui internet è oggi la massima espressione".
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