Nick: ^EvaKant^ Oggetto: Capitolo 17 - Lo scambio Data: 20/1/2004 23.48.46 Visite: 558
Lo scambio Vittorio non poteva attendere oltre.Pierluigi non arrivava ed era ormai quasi l’ora dell’appuntamento.A passi veloci quindi si diresse verso il parco.Andrea!Doveva a tutti costi salvare Andrea!Ecco il parco finalmente....ma la panchina vicino al chiosco...dov’era? Piccole gocce sul suo vestito gli fecero notare la fontana.....aveva trovato il luogo dell’appuntamento.Non c’era ancora nessuno.Guardò l’orologio.Le 11 e 35.Cinque minuti di ritardo.Imprecò.E se non vedendo arrivare nessuno i rapitori avessero deciso di andarsene? Non aveva ancora terminato questo pensiero quando vide una persona.Si dirigeva verso di lui.Era una donna.Era una donna che conosceva bene.Era Chiara. Sara pensava.Era da quando Pierluigi era stato portato via che pensava.Pensava che sarebbe dovuta andare con lui all’ospedale.Pensava che non era possibile che Pierluigi era in fin di vita, che sarebbe potuto morire.Non poteva crederci.Pensava a Vittorio.Se fosse morto Pierluigi gli sarebbe rimasto solo lui.Vittorio.Vittorio che non la voleva.Vittorio che l’aveva fatta sempre soffrire.Pensava a lei e ai suoi sentimenti e a quanto erano inopportuni ed egoisti in quel momento.Pensava a quante emozioni sentiva in quegli attimi e che non poteva fermarsi analizzare.Esatto.Proprio così.Pensava che non poteva fermarsi a pensare.Pierluigi l’aveva messa al corrente di tutto.Doveva muoversi.Camminare più veloce di quanto stava facendo.Doveva portare la memory card a Vittorio e anche in fretta.Mancava poco all’appuntamento.Il pensiero di Andrea, di SUO figlio in pericolo la fece incominciare a correre come una scalmanata.Vide finalmente il parco.Un sospiro di sollievo.Iniziò a correre ancora più in veloce come fa chi capisce che omai è vicino alla propria meta, al proprio traguardo.Eccolo il traguardo! Il parco...la panchina... la fontana.Correva....All’improvviso vide Chiara.Si bloccò di colpo. -Chiara, ma che ci fai qui ?–esclamò sorpreso Vittorio -Niente, ti ho visto venire di qua, non ero sicura che eri tu, ti ho seguito e....Adesso vattene però!Immediatamente!-continuò Vittorio come se lei non gli avesse proprio risposto.Era troppo preoccupato per stare lì a perdersi in spiegazioni inutili.-Ma Vittorio spiegami.....Vattene ti dico, cazzo!-urlò ancora Vittorio.Poi capendo che così non avrebbe ottenuto quello che voleva cambiò tono:-per favore Chiara...vai via, poi ti spiegherò con calma.Se vuoi che Andrea si salvi vai via!Non posso pensare a lui e anche a te!-Sentito il nome di Andrea, Chiara non disse più nulla.Di Vittorio si era sempre fidata.Si sarebbe fidata anche adesso.La cosa che desiderava di più al mondo era rivedere suo figlio.Si allontanò quindi senza più fiatare. Sara si era nascosta per non farsi vedere.La gelosia e la rabbia avevano preso il sopravvento.-Ancora Chiara!Sempre lei!La odio!E odio lui!-si diceva Ma poi i suoi pensieri diventarono più chiari-Non è il momento di fare la gelosa!Stupida!La vita di un bambino è in gioco.Anche quella di Vittorio!-Mentre stava pensando questo vide Chiara allontanarsi.Non si chiese il perchè, ma si diresse questa volta senza tentennamenti verso Vittorio. Vittorio per la seconda volta vide una persona che assolutamente non si aspettava di vedere. Ripeté quindi, ancora una volta stupito, le esclamazioni di sorpresa di quando aveva visto poco prima Chiara. -Sono qui perché mi manda Pierluigi- rispose Sara -Ha avuto un incidente -Dicendo questo lo abbracciò, lo abbracciò fortissimo come se volesse con quell’abbraccio cancellare tutto:Pierluigi in fin di vita, il rapimento di Andrea,il suo amore non corrisposto,il suo dolore.-E’ andato sotto una macchina forse è morto-quasi ebbe un mancamento pronunciando queste parole.Vittorio la sorresse-Pieluigi morto?-disse incredulo.Poi lei facendosi forza gli disse:prendi questa è la memory card che ti doveva dare Pierluigi.Mi ha chiesto di portartela.Ho corso!Ho fatto più in fretta che ho potuto.Spero di essere in tempo.Vittorio prese la memory card e la rassicurò con una carezza poi chiese anche a lei di allontanarsi. Monica aveva guardato la scena con molta sorpresa.Era arrivato Vittorio,si quello se lo aspettava,era da programma.Ma che ci facevano là Chiara e poi Sara?Mentre pensava questo sentì nella radiotrasmittente che aveva all’orecchio l’ordine che stava aspettando.Un uomo la raggiunse da una zona laterale del parco.Accanto a lui c’era Andrea. Andrea che stava mangiando tranquillamente un gelato.-Ti è piaciuto il gelato che ti ha comprato il mio amico-disse Monica al bambino-Si-annuì appena Andrea tutto preso ad ingurgitare quella golosità.Poi rivolta all’uomo: Vai!Adesso puoi andare a portarglielo.Ho avuto adesso la conferma.Non è stato seguito dalla polizia.Solo dalla madre del piccolo e da un’altra donna che ora si sono allontanate.Assicurati che ti dia quello che vogliamo e che non faccia il furbo altrimenti sai che fare-. Vittorio ebbe come un fremito. Ecco Andrea!Stava con un uomo.Un uomo dall’aspetto normale.Gli uomini dei dodici erano tutti così.Sembravano tutte bravissime persone.Nessuno poteva sospettare di loro.Avevano tutti l’aspetto del tranquillo vicino di casa che cura il suo giardino, ama la moglie e i figli e paga regolarmente le tasse.L’uomo si avvicinò e disse:Allora?Hai quello che ti abbiamo chiesto? -Si-rispose Vittorio mostrandogli la memory card-E’ tutto qui dentro!Ora ridammi mio figlio!--Prima la memory card-rispose l’uomo con calma eccezionale e mostrandogli la canna di una pistola da sotto il suo giaccone.Vittorio senza esitare gliela porse.Quello l’afferrò,come un falco afferra la sua preda e guardandolo con gli occhi di chi non ammette repliche gli disse:-spero che tu e il tuo amico Bonera non ci abbiate fatto nessuno scherzo.Altrimenti i vostri parenti,i vostri amici non saranno più al sicuro,anche se si nascondessero in capo al mondo-.Detto questo fece cenno al bambino di andare verso Vittorio si girò e si allontanò. L’uomo andò verso Monica che si era messa in modo da vedere tutto ma da non essere vista.Tieni –Le disse dandole la memory card..Monica senza dire una parola si diresse verso la zona destra del parco.L’uomo invece s’incamminò dalla parte opposta. Vittorio stava abbracciando forte forte Andrea,suo figlio.Tanto forte da non farlo respirare.Il bambino era ancora tutto sporco di cioccolato del gelato appena mangiato.Vittorio era felice.Suo figlio era salvo!Non gli avevano fatto niente.Anzi pareva tranquillo, sereno come se non fosse stato rapito come se fosse appena tornato da Disneyland.Questa sua felicità fu scossa all’improvviso dal pensiero di Pieluigi.Sara aveva detto che era in fin di vita.-Ma no, forse si sbagliava.Avrà di certo esagerato!Le donne tendono ad essere sempre melodrammatiche!-si disse cercando conforto in questi pensieri.Poi guardò di nuovo Andrea.Era lì con lui!Non correva più nessun pericolo.Solo questo adesso era l’importante! Uno sparo ruppe i pensieri di gioia e di dolore di Vittorio.Uno sparo secco.Tremendo e insieme affascinante nel suo essere terribile come può essere solo uno sparo. Tutti corsero verso la direzione in cui si era sentito lo sparo.Anche Vittorio con Andrea per mano.Una donna era riversa a terra.Aveva un buco in fronte. Vittorio la guardò.Inorridì per la scena e coprì gli occhi di suo figlio.Gli coprì gli occhi per non fargli vedere quella scena raccapricciante. E anche per non fargli vedere che, riversa a terra in una pozza di sangue, c’era la sua babysitter.Monica. p.s. Ci tengo a precisare che questo capitolo in realtà ha due autori,grazie a dredry per avermi aiutato.
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