Nick: ADP Oggetto: Comunicazione Data: 22/1/2004 16.20.32 Visite: 187
Mi preme intervenire in merito ad una questione, che reputo (nel suo piccolo ovviamente) scandalosa, e che riguarda la stesura (nonché l'oganizzazione) del "libro a più mani". Ritengo di voler isolare ciò che succede in questo ambito, dai rapporti che intrattengo (più o meno) con alcune delle persone autrici del libro, e questo perché, sebbene abbia sempre reputato più che piacevoli i rapporti con loro, è evidente come in campo artistico sussista una specie di guerra fredda che non potrà mai finire, per cause intrinseche alla natura dei partecipanti. Credo d'essere stato eletto "revisore" (devo dire che la parola è di una bruttezza sconcertante, suona come in un pessimo film di fantascienza..) con il maggior numero di voti, e questo all'epoca mi causò non poco piacere, non tanto per il ruolo che sarei andato ad occupare (ovviamente) quanto per la fiducia accordatami da una grande maggioranza degli autori. Credo che nessuna delle persone con cui m'è capitato d'interagire nel corso di questa operazione avrebbe problemi a dirmi la sua, relativamente a cose che mi riguardano da vicino. Così, neanche io avrò problemi nel dire che, per me, il 90% del lavoro fatto è assolutamente da buttare. Mai letto niente di più noioso, incoerente, inconcludente, sgrammaticato, banale, lento. Tranne che in pochissime parti, non c'è assolutamente nessuna concezione di ciò che può essere un personaggio, l'utilizzo dello spazio (in modo figurato) è inesistente. Gli incontri tra i personaggi, gli eventi (sempre e comunque di una incisività che non lascia spazio a chi volesse creare un gioco di tensione-risoluzione), sono gestiti in un modo a dir poco pessimo. Mi fermo qui, perché, come si sa, commentare un'opera che si odia, ha un senso, come ce l'ha il commento di un'opera che si ama. Cimentarsi nel giudicare un'opera che suscita soltanto disinteresse, è noiosissimo. La mediocrità di questo libro è evidente, tanto che qualcuno lo chiamò, con buona ragione, "il libro a più piedi". Non è quindi compito mio sottolinearla, anche perché è possibile (sebbene improbabile!) che io faccia peggio di ciò che è già stato fatto. Quello su cui invece vado a porre l'accento, è lo spirito giocoso che accompagnava tutti all'inizio, quello stesso spirito per cui io fui criticato nel momento in cui andai a sottolineare la scarsità del materiale scritto. Mi fu insegnato (è il caso di dirlo, perché ero evidentemente in errore) che si stava giocando, che si stava facendo qualcosa, insieme, un po' per gioco, un po' per beneficenza. Mi fu detto che non andava presa così sul serio. Ah, quanto era vero! Ora io vedo quelle stesse persone che non hanno rispettato il tempo della narrazione, che non hanno rispettato neanche minimamente il ritmo, volendosi imporre (tutti) come rivelatori di eventi sensazionali, in un meccanismo in cui occorreva per forza "mettere sopra" per non far scendere la tensione, quelle stesse persone che hanno brutalmente svilito i contenuti e i personaggi dei pezzi precedenti, compromettendo anche il lavoro futuro, quegli stessi che non hanno esistato a stravolgere (in modo pessimo) il lavoro precendete, quelle stesse persone che non hanno avuto alcuno RISPETTO per le idee altrui, rimproverare a qualcun'altro i loro stessi errori. Io sono cosciente del fatto che, quella che io interpreto come mancanza di rispetto, in senso artistico (ma anche umano!), è dovuta ad una mancata capacità di fare altrimenti, e questo va benissimo. Fin quando c'è coscienza della cosa, tutto fila. Ma far eliminare un capitolo, l'unico che poteva dare un senso a tutto, dicendo che è "irrispettoso", è troppo. Perchè voi, sì, voi che avete scritto, avete fatto lo stesso, soltanto in modo incosciente. Arriva uno, che vi schiatta, mette il trash quando veramente ci vuole, quando sta a dire "non vi preoccupate, non siamo così incapaci da credere che davvero tutti questi capitoli assieme possano essere intesi in modo serio...è tutta una finzione", e voi che fate? Gli dite di ritirare il capitolo?! Per me, il ritiro del capito di Bobomix, vuol dire il ritiro del buon senso. Vuol dire il ritiro dello spirito del "non prendersi troppo sul serio" innescato da persone che effettivamente non possono permettersi di farlo. Vuol dire una caduta nel delirio e nell'incoscienza più totale. Cioè, domanda, ma credete che qualcuno possa ritenere gradevole quanto è stato scritto? Ma l'avete mai letto un libro? Credete che qualcuno possa dare un senso "serio" a tutto ciò senza farsi scappare una risata? No, è questo che non entra nelle vostre teste. Tutto ciò, fa tremendamente ridere. Lo spirito di tutto, adesso, è la risata. Tutto è comico, DICHIARATAMENTE comico. Dopo aver letto tutto ciò che viene prima di Bobo, un (ipotetico) lettore, dice "eheh, ok, dove sta il tranello?", si aspetta qualcosa del genere. Ma voi, invece, ritenete che uno debba seguire appassionatamente, con "serietà", le vicende di un tizio che si chiama Vittorio, Gianfranco Dell'Unto, che ha un gatto ed un cane chiamati "pane e nutella", di uno che, in un mondo tutto fantozziano, non ha il tempo di cacare che cade nel cesso e spunta in Giappone... Cioè, ma scherzate o v'è caduto qualcosa in testa? Per me, rasentate il ridicolo, e l'unico capitolo che, arrivato al punto giusto, avrebbe potuto dare al lettore (sempre ipotetico) ciò che si aspettava, avrebbe potuto dare un senso al tutto, quella scintilla comica che PER FORZA doveva uscire fuori... viene eliminato perché vi offende. Perché offende il lavoro altrui. Beh, secondo me, il vostro, di lavoro, offende la l'intelligenza del lettore (ipotetico), e il capitolo di Bobomix, avrebbe potuto essere l'unico modo di "scusarsi", di giustificare tutte le spaventose incongruenze in un modo simpatico e dignitoso. Inoltre, m'è parso di leggere che qualcuno, addirittura, s'è permesso di dire "devi cambiarlo, devi eliminarlo" o qualcosa del genere. Quando poi, altra gente, ha dichiarato quasi apertamente di non voler modificare delle vere mostruosità, e quando poi, tra l'altro, s'era discusso della cosa, e s'era deciso che, in ultima analisi, dev'essere sempre e solo l'autore a decidere cosa fare. Bobomix ha deciso, molto dignitosamente, di ritirare il suo capitolo, e voi non capite ancora che in questo modo v'ha rovinato tutto il libro. Tutto. Senza via di scampo. Credete d'aver salvaguardato l'estetica dell'opera, eliminandone la parte comica, in realtà, volendo conservare un aspetto serio che non avete MAI avuto, non avete fatto altro che indossare il berretto del clown. Questo è quanto. Io, ovviamente, mi faccio da parte, sia come scrittore che come "revisore". Mi scoccio, e poi, tra le altre cose, come Bobomix avevo intravisto la vena comica, quindi avrei fatto qualcosa di non troppo lontano dalle sue intenzioni. Per le persone che conosco, ovviamente, so di esserci andato giù pesante, di essere stato offensivo. Ma questa è la verità, i vostri gusti in merito alla scrittura, non li condivido per niente. Avrei potuto essere più "diplomatico", ma in realtà sarei stato soltanto più ipocrita. Dico sempre ciò che penso, e spero che questo non vada ad inquinare i nostri rapporti al di fuori di questo tentativo di scrivere un libro assieme. Non m'interessa l'opinione delle persone che non partecipano al libro, alle quali, peraltro, non avrei dato neanche l'autorizzazione a scrivere sul forum dedicato, in quanto non vedo cosa c'entrino. Per ciò che riguarda gli altri, beh, questo non è un post in senso classico, ho le mie idee, e difficilmente le cambierò (in questo caso) anche perché le maturo da tempo, ma è più da intendere come una comunicazione del mio "ritiro", motivato, affinché non si pensi ad una mancanza d'interesse o ad un capriccio infantile. Per me, continuare, non ha più senso. Saluti, Stefano. P.S. complimenti rinnovati a Bobomix, che ha avuto, a mio dire, un paio di idee davvero intriganti, "pensate", ed intelligenti. [inserisco copia anche nel post di Bobomix, non avendo altro posto dove pubblicarlo, l'ho fatto nel post di Evakant, all'occorrenza si può spostare..]
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