Nick: MuS|CA' Oggetto: re:Sull'Amore Data: 22/10/2003 3.20.57 Visite: 44
Questo soliloquio è tutto una contraddizione perché sembra che parli in maniera positiva dell'evoluzione (a parte il fatto che lungo tutto lo scritto è pure ripetitivo e anche scontato. Mancanza di esperienza diretta? e allora perché parlare di una cosa che non si conosce? Boh!) per poi diventare pessimista rispetto alla possibilità di costruire un rapporto. Una coppia è formata da due singoli individui e ognuno cresce e matura, innanzitutto indipendentemente dall'altro, poi si rapporta all'altro. Che cos'è l'amore se non voglia di approfondire la conoscenza di un altro diverso da sé? e in questo sta la difficoltà di costruire un rapporto di coppia, ogni volta ognuno dei due singolarmente progredisce (non direi mutano perché sempre se stessi si rimane né evolviamo, termine che sembra appartenere più a un gruppo, a una specie) e ogni volta ognuno dei due va, con amore e per amore, alla nuova conoscenza dell'altro. "E' forse da considerare il caso in cui due persone si trovino allo stesso "punto evolutivo" ecc ecc". Non è assolutamente possibile e dire NON DEVE essere così. Si cresce in maniera diversa, con tempi diversi e è bellissimo aspettarsi, una volta l'uno, una volta l'altro. Questo non è certo "adattarsi all'altro" perché definirlo così implicherebbe una rinuncia a una parte di sé, mentre si tratta di APPORTARE nuove cose al rapporto arricchendolo. Un po' come la "tolleranza"; non c'è niente da tollerare, ognuno è, esiste di per sé a prescindere dagli altri e ognuno ha pari diritto a esistere. P.S Ma non ci hai riflettuto molto prima di scriverlo vero? sembra buttato li a caso. |