 |  |
 |
Nick: paps46
Oggetto: Gerardo Chiaromonte
Data: 3/3/2006 10.52.58
Visite: 17
Il comunista citato per sbaglio di cui parla Renato Farina è lui.
Perché lorsignori Farina e Feltri, anche quando scrivono il falso sul loro giornale, mica sentono il dovere di pagare.
Sul loro giornale c'era scritto proprio così, su un commento alla condanna di Feltri, che "ora qui non interessa sapere se quel nome vi fosse o meno".
Contenti loro.
Io non sono comunista, sono solo di sinistra: credo che le parole siano importanti e anche se ci sono comunisti in Italia molto diversi da quelli che ci sono stati altrove (e in modo repressivo delle minoranze), che non sognerebbero mai di governare nel modo in cui s'è fatto comunismo altrove, penso sia doveroso marcare una differenza anche nelle parole.
Non ho voglia di tacere nulla dei crimini del comunismo nel mondo né tantomeno oggi le persone di sinistra (e lasciate perdere quelli che vedete in tv, intente a dire cose molto spesso poco interessanti) hanno santi in paradiso da proteggere, tanto da negare la colpa di responsabilità eventualmente provate di supporto a progetti eversivi.
A me l'uscita di Diliberto ha fatto venire il voltastomaco, per quanto possano essere intrise di sangue le mani di chicchessia - e chi le nega le responsabilità di Bush e lo squallore della dottrina della guerra preventiva, perché un politico serio non parla in questo modo, non si atteggia a poeta Vate della libertà, ma spiega alla gente i fatti che accadono di volta in volta e i motivi per i quali pensa certe cose.
Posso anche accettare che accusino la sinistra d'essere stata troppo silenziosa, e di avere flirtato anche con le peggiori realizzazioni concrete dell'ideologia, purché lo provino.
Però non posso accettare e nessuno in questo Paese deve accettare (schierato o meno che sia) che si accosti la sinistra italiana e la gente di sinistra al terrorismo internazionale e islamico, e che la si accosti al massacro delle Torri Gemelle e a tutte le varie altre porcherie sopracitate.
E' inaccettabile avallare la logica di attribuire tutto quello che c'è di più osceno al mondo al nemico, solo perché è nemico.
Mi sono rotto le palle di sentire additare milioni di persone di sinistra di antiamericanismo da due soldi e antiebraismo solo per colpa di un migliaio di esaltati che inneggiano a Cuba (e contemporaneamente magari chiedono diritti per i gay, che lì mi sa che non se la passano granché bene), bruciano bandiere con fare folcloristico e irresponsabile, spaccano la vetrina di una interinale così, perché è il nemico.
La destra ha il dovere di riconoscere questa differenza e nessun politico di destra deve oltrepassare questo confine di decenza solo per fare bella figura sui manifesti e comunicare meglio degli altri.
