infandum regina iubes renovare dolorem
"tu mi costringi, o regina, a rinnovare un indicibile dolore"
Virgilio, eneide, II 3.
sono le parole rivolte da enea a didone, quando quest'ultima gli chiede della caduta di troia. dalla notte della fuga erano passati ormai sette anni, tutti trascorsi errando da una terra all'altra alla ricerca di una terra da eleggere come partia, ma il ricordo della prima vera patria distrutta dai greci, degli affetti e degli amici caduti in quella tragica notte non può non rinnovare nell'eroe un grande dolore
