Nick: ilBuio Oggetto: memoria di replica Data: 8/8/2006 23.23.4 Visite: 11
La difesa tenta la tipica carta della disperazione di ogni avvocato: colpevolizzare la vittima ("problemi suoi mentali"). Questo, signori, è inaccettabile. Non è forse l'imputato un recidivo? Non ha forse egli risposto sprezzantemente a questa corte? Se un pedofilo condannato fosse sorpreso a conversare con un bambino, gli si consentirebbe forse di continuare a farlo. E così se un venditore condannato, viene sorpreso ad elogiare quello stesso oggetto messo in vendita, nello stesso luogo dove compì il primo abuso....dovremmo forse tollerarlo? Non lasciamoci ingannare dalla solita scusa dei diritti civili e della libertà di espressione! Qui si discute di una sola libertà, quella di violare la legge che l'imputato crede di potersi assicurare con i suoi giochi di parole. Dimostriamogli che sbaglia. Condanniamolo! |