Nick: notte Oggetto: Per non dimenticare.. Data: 30/9/2006 15.41.16 Visite: 40
  Berlusconi..  anche volendo non si potrebbe..  una macchia indelebile...    "Analisi del meccanismo di finanziamento della Sanità    Possiamo distinguere quttro fasi nelle modalità di finanziamento del  Sistema sanitario nazionale.     La prima fase (1982-1992) è caratterizzata dalla quasi totale copertura  della spesa tramite il Fondo sanitario nazionale (Fsn), prelevato dalla  fiscalità generale e a destinazione vincolata. Ancora nel 1992 l'Fsn  nazionale era pari al 92% della spesa sanitaria corrente mentre le altre  entrate erano principalmente costituite da ticket e compartecipazione  alla spesa.     La seconda fase (1993-1997) segue la controriforma De Lorenzo (L.  502/517 1992-3) e il meccanismo di finanziamento diventa misto, ossia  l'Fsn diviene "integrativo" del gettito garantito dai contributi  sanitari che gravano sul lavoro dipendente (oltre il 60% del totale è  costituito dai contributi sanitari).    La terza fase (1998-2001) è contraddistinta dalla sostituzione dei  contributi sanitari con un finanziamento tramite imposte regionali, Irap  e addizionale Irpef, da una integrazione prelevata dal gettito dell'Iva  e dalle accise sulla benzina e dalla chiusura dei rubinetti dell'Fsn. In  questa fase la composizione della spesa sanitaria nazionale per forma di  assistenza mostra una diminuzione percentuale della spesa complessiva  per il personale, per l'acquisto di beni e servizi, per gli ospedali e  le aziende "pubbliche" ed un aumento della spesa farmaceutica e della  spesa pubblica dirottata verso il privato accreditato.     La quarta fase (2001-2003), coincidente con la modifica del titolo V  della Costituzione (L. cost. 3/2001) e con la salita al potere del  governo del neoduce Berlusconi è caratterizzata da un inasprimento in  senso federalista di quanto avvenuto nel periodo precedente, ed ha come  obiettivo dichiarato la totale scomparsa dell'Fsn e la totale autonomia  delle regioni in materia di sanità.    La sottostima e il taglio dei fondi sanitari, unita all'espansione  dell'accreditamento generalizzato dei privati, provoca voragini nei  bilanci regionali. La Regione Lazio accumula nel 2002 un deficit di  795,3 milioni di euro, la Campania di 513,5, la stessa Lombardia di  570,1. Si moltiplicano di conseguenza le manovre regionali di rientro  dal deficit anche a seguito del congelamento della finanziaria dell'Irap  e all'addizionale Irpef (blocco delle assunzioni, riduzioni di posti  letto, potenziamento di day hospital e day surgery, budget di spesa per  i medici di famiglia, ticket su farmaci, su ricette e su pronto  soccorso, prescrizioni limitate per ricetta o delisting dei farmaci in  fasce a pagamento, aumento delle tasse ............."    5 maggio 2004     .."E fu cosi che da un giorno all'altro   si tirò addosso   l'ira funesta delle cagnette   a cui aveva sottratto l'osso.   Ma le comari di un paesino   non brillano certo in iniziativa   le contromisure fino a quel punto   si limitavano all'invettiva."  |