Gian Piero Milanetti
La pulizia con i rastrelli e i batteri mangia-alghe non hanno guarito il Giardino del Lago. «I microrganismi seminati nello specchio d'acqua - denuncia il Comitato amici del Lago di Villa Borghese - provocano la morte per asfissia di un gran numero di animali». E se le piante acquatiche sono scomparse, l'acqua, però, resta torbida, verdognola, proprio come era prima degli interventi del Comune. «L'acqua è torbida? È normale!», rispondono al Servizio Giardini del parco storico. |
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«Lo chiamano lago, ma quello di Villa Borghese, in realtà, è diventato uno stagno. Finché non si svuota e non si ripulisce il fondo, sarà così». È da mezzo secolo - spiega la famiglia Ronconi, dal 1933 gestore del noleggio barche - che questo secolare specchio d'acqua non viene ripulito dalla fanghiglia che stratificata sul fondo. Il piano di risanamento del Campidoglio non ha guarito, quindi, i mali del piccolo lago, creato due secoli fa da Marcantonio IV Borghese. Mali di vecchiaia, quelli dell'unico specchio d'acqua nel cuore di Roma. |
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Da più di sei anni le due fontane ai lati del Tempio di Esculapio sono a secco e dalla metà del secolo scorso il lago non viene vuotato e ripulito dal fango (il fondo è suddiviso in vasconi che permettere una pulizia a settori che consente di salvare gli animali acquatici dello specchio d'acqua). «Gli interventi del Comune, invece, si sono limitati a un lifting costoso (50 mila euro) e, sotto certi aspetti - denuncia il Comitato - addirittura dannoso. «L'intervento di pulizia deciso dal Comune di Roma ed attuato a partire dal giugno scorso (da una cooperativa di ex detenuti, |