Nick: Copia&Inc Oggetto: PROCESSO ALLA SCIMMIA 3 Data: 19/3/2004 12.56.57 Visite: 30
A questo punto viene da chiedersi: se le prove geologiche e paleontologiche dell’et della Terra e dell’evoluzione animale sono insufficienti a schiacciare la teoria creazionista, evidentemente non devono essere conclusive. Eh no, sono ragionevolmente conclusive. Il fatto che l'homo sapiens anche "homo diabolicus": i creazionisti sostengono che i piani della creazione comprendevano anche una specie di storia dell’universo: fossili, sedimenti, ecc. In altre parole, Dio ha creato l'universo compreso di un passato che non mai esistito! Un’affermazione di questo tipo, non confutabile. Certo, si possono invocare argomentazioni filosofiche e teologiche (perch Dio avrebbe voluto ingannarci?), ma senza una risposta conclusiva. In realt, le polemiche fra creazionisti ed evoluzionisti sull’origine del mondo e della vita, sono solo marginalmente dibattiti scientifici: piuttosto costituiscono uno scontro tra due culture, due filosofie di vita in cui il valore delle prove e controprove scientifiche del tutto secondario. Perch l’accanimento contro la teoria dell’evoluzione cos acceso solo negli Stati Uniti? Perch la religione prevalentemente protestante, non cattolica. E per i protestanti, la Bibbia l’unica fonte di verit e lo Spirito Santo assiste ogni singolo credente nella lettura ed interpretazione del testo sacro. In Italia, dove la religione principale quella cattolica, molte persone, pur in toni meno esasperati dei protestanti, non accettano la teoria dell’evoluzione nel timore di rifiutare gliinsegnamenti religiosi. Ci dimostra che l’ignoranza di queste persone in materia di evoluzione va di pari passo con quella religiosa. Infatti, vero che la teoria dell’evoluzione fu considerata, al suo nascere, antagonista del Dogma cattolico, per cui suscit violente polemiche. Ma anche vero che la Chiesa Cattolica, nel 1951, riconobbe che solo l’origine della vita e dell’uomo riguardano la Fede e che l'evoluzione non era contrastante con il Cattolicesimo. Nell’enciclica Humani generis, il pontefice Pio XII chiar che mentre l’anima frutto diretto dell’atto creativo, nulla riportato nella Bibbia circa la creazione del corpo, per cui la scienza libera di discutere l’origine dell’uomo. In effetti, la Chiesa Cattolica (dopo lo scorno sancito dalla storia a proposito di Galileo Galilei) ha sempre chiesto grande cautela, nei semplici fedeli, nell’accostarsi alla Bibbia, ed ha richiesto che ogni edizione divulgativa avesse note esplicative, distinguendosi in questo dalle varie Confessioni protestanti, che sono rimaste fedeli ad un'interpretazione prevalentemente letterale del libro di Dio. La Bibbia non pu essere presa alla lettera in ogni senso, in qualsiasi espressione; occorre anche tener presenti gli usi e i costumi, il livello di istruzione e di sensibilit dei popoli ai quali Dio, attraverso l’agiografo, si rivolgeva. L’importante individuare la sostanza del messaggio divino, al di l della forma in cui esso espresso. E quanto a questo, molti cattolici e protestanti non hanno ancra individuato, o rifiutano d’individuare, la natura del messaggio divino. Basta ricordare quel che succede in Irlanda, dove, a datare dalla sua indipendenza dall’Inghilterra (ottenuta nel 1921), i protestanti di origine inglese residenti nell'Ulster, che sono rimasti fedeli alla Gran Bretagna, si scontrano con le locali minoranze cattoliche (l’Irlanda cattolica al 94 per cento). Niente risparmiato: ogni bene di propriet di avversari protestanti o cattolici permissivi (quelli che hanno per coniuge uno dell’altra parte) pu essere obiettivo di un attentato. La verit che la teologia cristiana, come ogni altra teologia, non soltanto contraria allo spirito scientifico, anche contraria a qualsiasi tentativo di pensiero razionale. Non a caso il Genesi III fa padre della conoscenza un serpente: viscido, servile e ripugnante. E ancra possiamo citare Orwell: <>. Tuttavia, presto o tardi anche i protestanti dovranno "digerire" la teoria dell’evoluzione, come i cattolici "ingoiarono" l’astronomia copernicana per un decreto del Sant'Uffizio l’11 settembre 1822, dopo quasi tre secoli che era stato pubblicato il De revolitionibus Orbis Celestium. Quando la ragione prevarr, verr meno lo strumento religioso per mascherare conflitti che di contenuto mistico hanno ben poco: finch le piccole comunit saranno occupate ad odiarsi, difficilmente cercheranno di capire le ingiustizie che hanno destato la parte rettile (pi istintiva e aggressiva) nel loro cervello. http://www.nemesi.net/monkey.htm
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