Nick: rumEpera^ Oggetto: Inglesi a ROMA Data: 25/3/2004 14.36.25 Visite: 33
Per tutta la giornata il Centro invaso da migliaia di britannici ubriachi. All’uscita dallo stadio tifosi controllati dalla polizia con le autoblindo Hooligans, la notte della guerriglia Scontri e accoltellamenti: quattro inglesi feriti. Bruciati dieci motorini, un taxi e l’auto dei vigili di LUCA LIPPERA Salivano inni al cielo, lattine di birra vuote coprivano il selciato e, alla fine, dopo aver ruttato, uno dei Reds lanciò un barbarico grido: «Well done, mate!», ben fatto, amico! Applausi, risate, vecchi cori da Old Trafford. I tifosi del Liverpool, alle quattro del pomeriggio, avevano espugnato Fontana di Trevi: uno striscione rosso, il colore della squadra, era stato issato da quattro tipi allampanati sulle rocce da cui zampilla l’acqua e gli hooligans più temuti del mondo sembravano ebbri e felici come bambini. Tutto filava, più o meno, liscio, ma era davvero troppo presto per cantare vittoria. La guerriglia tanto temuta, dopo una giornata di calma apparente, è esplosa intorno all’Olimpico poco prima dell’incontro di calcio con la Roma. Ma, per una volta, non sono stati i tifosi più temuti del continente ad innescarla. Gli unici veri scontri del pre-partita sono divampati vicino ai botteghini della Curva Sud. Sono stati gruppi di ultrà romanisti, armati di mazze e bastoni, i volti coperti dalle sciarpe, a battersi con la polizia. La storiaccia di Bologna, con un tifoso giallorosso pestato e ridotto in coma dalle forze dell’ordine, non era ancora stata digerita e qualcuno, evidentemente, voleva vendicarsi a modo suo. Il clima era sovraeccitato e il bilancio non è da poco. Gli ospiti hanno avuto la peggio. Sono stati feriti complessivamente sette tifosi della squadra inglese. Due di essi, Johansen e Selnes Vidar, entrambi di 22 anni, di nazionalità norvegese, sono stati accoltellati ai glutei, insieme a un loro amico, mentre andavano allo stadio. Non sono gravi. Un quarto supporter, un britannico, colpito a un fianco, è stato invece operato al Santo Spirito ed è ricoverato. Durante gli incidenti con le forze dell’ordine, dalle file degli ultras della Roma sono partiti sassi e bastoni. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni, il che non è bastato a fermare gli scalmanati, che hanno incendiato con le bottiglie molotov un taxi, un’auto dei vigili urbani e una decina di ciclomotori. Una ventina di giallorossi sono stati fermati e portati in Questura. Negli scontri sono rimasti contusi anche alcuni poliziotti. Bottiglie sono state lanciate contro una volante. Gli altri tre feriti contati nella tifoseria inglese erano "reduci" della notte della vigilia. Gerard Collins, 27 anni, di Liverpool, è stato accoltellato durante una rissa in piazza di Pietra vicino al Pantheon. Guarirà in una quindicina di giorni. I restanti due, Gleen Mc Albin, 31, e Therry Blake, 26, se la sono cavata invece con alcune ferite alla testa rimediate nel corso di una zuffa in piazza Vittorio. Il deflusso, invece, verso le 23,15, grazie a uno spiegamento massiccio di forze e di autoblindo, si è svolto senza incidenti. Eppure il pomeriggio era scorso via tutto sommato tranquillo. La presa di Fontana di Trevi era stata poco più che una goliardata. Polizia e carabinieri, forse per non eccitare gli animi, avevano lasciato correre. Anche quando gli inglesi, gonfi di Heineken e Nastro Azzurro, avevano spinto nella vasca due venditori ambulanti del Bangladesh e un turista giapponese. La situazione aveva rischiato di degenerare solo quando, poco dopo, i Reds avevano tentato di buttare dentro un fotografo del quotidiano La Repubblica, Angelo Franceschi, che aveva resistito rimediando una scarica di calci e spintoni. Sebbene non si siano scatenati, gli hooligans erano ubriachi fin dal primo pomeriggio. L’ordinanza del Prefetto, che vietava la vendita di alcolici, è stata ignorata da moltissimi bar del centro. Il grosso degli inglesi si era rifornito di birra nei supermercati (non erano tenuti al divieto). Ma anche nella zona di Fontana di Trevi e piazza Navona era possibile riempirsi a dovere. Fino a diecimila lire, sotto banco, per una Nastro Azzurro della Peroni e anche quindicimila per una Heineken da sessantasei centilitri. Parecchi tifosi del Liverpool erano arrivati a Roma già martedì sera. In tanti hanno riempito i locali intorno via Veneto, ma molti di più sono andati a zonzo per la città portandosi appresso i loro canti e le loro sciarpe. La birra già cominciava a fare effetto. Due hooligans erano stati arrestati dai carabinieri in via Gioberti, vicino a Termini: dopo essere entrati in un bar ed essere scappati senza pagare, avevano aggredito l’agente che aveva cercato di fermarli.
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