Nick: harding Oggetto: re:Un piede nudo ed uno n Data: 28/4/2004 21.23.47 Visite: 39
Andammo a visitare la cattedrale, mi colpì abbastanza, era una bella architettura, e entrammo e pioveva un po' (fuori) e dentro puzzava un po' di piscio e l'interno era più sorprendente dell'esterno, saliva e saliva e mi faceva quasi desiderare di poter accettare il Dio cristiano invece dei miei 17 miunscoli dèi di protezione, perchè un Dio grande mi avrebbe aiutato attraverso un sacco di schifezze e terrore e dolore e orrore, sarebbe stato più facile e forse anche più sensato, mi avrebbe aiutato a comprendere alcune delle puttane con cui avevo vissuto e alcune delle donne, i lavori idioti, i non lavori, le notti di follia e sfinimento, e suppongo che tutte le persone che entravano in quella cattedrale si mettessero a pensare e alcuni dei loro pensieri potessero averli portati alla conversione, ma io, pensavo, se io mi convertissi, se credessi, allora dovrei abbandonare il demonio laggiù tutto solo nelle sue fiamme e questo non sarebbe carino da parte mia perchè nei fatti sportivi tendevo quasi sempre a fare il tifo per i perdenti e nei fatti spirituali venivo colpito dallo stesso morbo, perchè non ero un uomo di pensiero, tiravo avanti con quello che sentivo e i miei sentimenti erano rivolti agli storpi, ai torturati, ai dannati e ai perduti, non senza simpatia ma senza fratellanza perchè ero uno di loro, perso, confuso, indecente, insignificante, pauroso e codardo; inguisto, e gentile solo a sprazzi, e anche se ero fottuto per sempre sapevo che non andava, che non c'era rimedio, che sarebbe continuato così. [Shakespeare non l'avrebbe mai fatto - Charles Bukowski] |