Nick: Kombo80 Oggetto: maro' che palle sti due Data: 26/4/2007 15.41.6 Visite: 30
Spettatori, lo zoccolo duro che non tradisce Ecco l' articolo tratto dal Mattino. 26/04/2007 15:18 di Francesco Caputo Fonte: il mattino , articolo letto 112 volte Sindrome da retrocessione. Peggio, crisi da fallimento. In una parola: disaffezione. E invece non è vero. Almeno per Napoli e per il Napoli non è andata in questo modo. Il crac di tre anni fa, infatti, non s’è rovinosamente portato dietro tutto, non ha fatto macerie del tifo della gente. Poteva accadere, ma non è accaduto. Non c’è stata fuga dallo stadio. Anzi, il dato che si scopre è singolare e pure confortante in tempi in cui gli stadi virtuali battono i reali: 32.836 era la media degli spettatori nel Duemila, anno in cui il Napoli di Novellino tornò in A, e 32.812 è la media d’oggi, del Napoli di Reja. Stesso obiettivo, stesso stadio, stessa gente. Come dire che dal punto di vista di chi sta al di là del prato, sugli spalti, non è cambiato nulla. Oppure, che da una parte il potere d’attrazione della squadra e dall’altra la voglia della gente di partecipare sono rimaste intatte e hanno contribuito entrambe a confermare quello zoccolo duro del tifo dal vivo che resiste al tempo, che evidentemente non bada ai nomi ma all’appartenenza, che ha meno miti e meno sogni, questo è certo, e che si riconosce sempre e solo in una maglia più che in chi se la infila addosso. Gente che ha assaporato l’amarezza degli eventi, che s’è sentita tradita, magari anche depressa, ma che non s’è vergognata della serie C e che ha creduto nella trasparenza di un programma e nella risalita. C’è anche questo in quello zoccolo duro che resiste e non tradisce. Dunque, il tempo azzurro che si ferma. Reja come Novellino. Anzi, pure meglio perché in quella media così uguale a quella del Duemila, al Napoli di oggi mancano le partite giocate a porte chiuse (Mantova a Perugia per squalifica del campo e poi Picenza e Arezzo) e pure la conta dei paganti in quelle gare in cui il San Paolo era aperto solo agli abbonati (due: Spezia e Vicenza). Insomma, senza inghippi, squalifiche per botti, violenze catanesi e tornelli da montare in tutta fretta il Napoli di oggi sopravanzerebbe addirittura quello del Duemila. E non è detto che presto non lo lasci dietro. Il momento, infatti, è decisivo e il richiamo della squadra è forte. Sono giorni d’entusiasmo e di corsa al biglietto, questi. Chi c’è stato sino ad oggi certo non mancherà e chi invece se n’è stato a casa ora vuol tornare. È il fascino della serie A.
è stato detto: Chi c’è stato sino ad oggi certo non mancherà e chi invece se n’è stato a casa ora vuol tornare. È il fascino della serie A.
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