PEDOFILIA/APPELLO E-POLIS CONTRO 'BOY LOVE DAY': FERMIAMO ORCHI
9.500 firme. Tra gli altri Veltroni, Bindi, Cofferati, La Russa
Roma, 8 giu. (Apcom) - Sono arrivate a 9.538 le adesioni all'appello 'Fermiamo gli Orchi' lanciato dai quotidiani del gruppo E-Polis contro il 'Boy love day', la giornata del riscatto pedofilo prevista per il prossimo 23 giugno. Dopo le prime 36 ore dall'inizio della campagna (la rilevazione è delle 16.30) alla redazione del giornale sono arrivati 5.402 sms e 4.136 e-mail.
Queste ultime, però, sono il più delle volte firmate da intere famiglie o uffici, come - ad esempio - la mail con 26 firme inviata dalla cancelleria del Tribunale civile di Firenze. Per cui, secondo una prima stima del gruppo E-Polis, il numero effettivo di adesioni già sfiora le 40 mila unità. Un numero destinato a crescere notevolmente, anche perché l'appello è stato rilanciato da oltre 150 blog e numerose associazioni di genitori ed esperti del settore. Numerosissime, inoltre, continuano le adesioni di personalità del mondo della politica, della cultura e dello sport, che hanno deciso di fare propria la battaglia per impedire la celebrazione del 'Boy love day'.
Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, tra i primi ad appoggiare l'iniziativa, ha proprio oggi lanciato un nuovo appello a sostegno dell'iniziativa di E-Polis, mentre al nutrito elenco si sono aggiunte nelle ultime ore le firme del governatore dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, del ministro della Salute, Rosy Bindi, del parlamentare di An Ignazio La Russa e dell'economista Tito Boeri. 'Fermiamo gli Orchi' è già stato sottoscritto dai sindaci di Napoli, Rosa Russo Iervolino, di Padova, Flavio Zanonato, di Bergamo, Roberto Bruni, di Treviso, Gian Paolo Gobbo, di Brescia, Paolo Corsini, di Bologna, Sergio Cofferati e dai governatori di Veneto, Lazio e Toscana, Giancarlo Galan, Piero Marrazzo e Claudio Martini.
