Nick: Shamal Oggetto: re:AMERICANO DECAPITATO Data: 12/5/2004 11.46.8 Visite: 39
Come al solito, post del genere si trasformano in scomuniche da eresia ariana. Chi non è con noi, è contro di noi, siamo tutti fratelli, ma qualcuno è più fratello di altri. L'orrore per la decapitazione è grande, e tale deve essere, ma ci sono anche gli altri orrori, quelli dell'altra parte. E non si può sempre premettere, ogni volta che si parla di terrorismo e di guerra, che si è contro i terroristi, che i loro metodi ripugnano, come se chi è di sinistra fosse per sua natura contiguo. È proprio questo atteggiamento che pretende di dividere il mondo in "traditori" e "fedeli alla linea" che sta facendo precipitare il mondo nell'orrore, sia esso quello della decapitazione o quello della soldatessa che vessa il prigioniero e poi dice "obbedivo agli ordini" (che altro non è se non un deja vu). Questa è la prova (ove ce ne fosse ancora necessità) del fallimento della Dottrina Bush, che, con la premessa di "combattere il terrorismo" tramite la guerra preventiva, ne sta moltiplicando gli effetti, ha scoperchiato il vaso di Pandora e insiste, come se non fosse già troppo l'orrore compiuto sulla carne viva della gente. Intanto dalle nostre parti ci si scanna, si accusa Zapatero di essere un "vigliacco" ("Se fossi un cittadino spagnolo, non sarei orgoglioso", ebbe a dire La Russa dopo la decisione di Madrid di ritirare il continente spagnolo). Fosse solo una polemica sterile, non varrebbe nemmeno la pena di rispondere, ma il guaio è collettivo e se non si reagisce a queste farneticazioni, non se ne esce più. |