Il diciassettenne Genarlow Wilson era uno studente modello, un bel ragazzo, capoclasse del liceo e bravo giocatore di rugby.
Purtroppo non era edotto sulle complicate leggi che in Georgia regolano i rapporti sessuali consenzienti fra minorenni.
Se ne fosse stato a conoscenza avrebbe accuratamente evitato di avere quel rapporto orale con la sua fidanzatina quindicenne.
Se fosse stato a conoscenza della clausola “Romeo e Giulietta” avrebbe certamente scelto il rapporto sessuale normale, quello che produce effetti giuridici molto meno devastanti.
Purtroppo il nostro promettente ragazzo nero non lo sapeva e così, pur avendo evitato la condanna per stupro, si è beccato dieci anni di galera.
Ora Genarlow Wilson non è più niente: solo un galeotto nell’immenso gulag americano.
La sua unica speranza è la grazia del Governatore, ma anche questa non metterebbe fine alle sue pene: resterebbe segnato a vita come “sexual offender” e nemmeno potrebbe tornarsene a casa: lo impedisce la presenza di una sorellina.
Di fronte a casi come questo si propone a gran voce che, insieme alle normali lezioni di educazione sessuale, si introduca l’insegnamento di diritto penale degli atti sessuali.
Dio salvi gli Stati Uniti d’America.
Claudio Giusti
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