Anche il cellulare nell'elenco telefonico
In arrivo un modulo per posta con cinque domande. I singoli abbonati potranno scegliere se inserire o meno nei maxi-elenchi in arrivo il prossimo anno anche il numero del telefonino e l'indirizzo e-mail. Il via libera dal garante della Privacy.
Dall'anno prossimo gli abbonati potranno scegliere se inserire nei nuovi maxi-elenchi anche il numero di cellulare e l'indirizzo di posta elettronica, nonché alcuni speciali simboli con i quali si accetta la pubblicità telefonica o postale. A dare il via libera all'operazione è il Garante della Privacy, che ha messo a punto il modulo che tutte le famiglie riceveranno a casa dai vari operatori telefonici entro il 31 gennaio del 2005. La messa a punto del modulo è l'ultimo tassello della complicata operazione che porterà, a partire dall'agosto 2005, a una configurazione completamente nuova sia dell'elenco cartaceo che di quelli su Internet o su supporto magnetico.
Il modulo, che verrà spedito per posta probabilmente a cavallo dell'anno e al quale si potrà rispondere entro 60 giorni, è composto di cinque domande. Con la prima si chiede se l'utente vuole essere inserito nell'elenco: si può naturalmente rispondere, come avviene già adesso, di no. Nel caso in cui invece si voglia comparire si può specificare cosa si vuole che venga indicato: cognome, nome (anche soltanto l'iniziale), numero di telefono, indirizzo (che si può anche omettere in toto o solo nel numero civico), titolo di studio, professione, altri indirizzi o recapiti, posta elettronica.
Accanto al numero di telefonia fissa, poi, é possibile far stampare anche altri numeri fissi (di casa o di ufficio), nonché mobili. Una domanda specifica riguarda poi la possibilità che si risalga dal numero al nome dell'abbonato: volendo si può evitare che ciò avvenga.
Ma oltre ai numeri e agli indirizzi, l'altra grande novità prevista dal Garante per la privacy é la possibilità di segnalare con chiarezza la disponibilità ad accettare pubblicità. Chi si dice d'accordo con l'invio di messaggi postali troverà in elenco, accanto al proprio nome, il simbolo di una busta; a coloro che accetteranno invece di ricevere pubblicità telefonica verrà assegnato il disegno di una cornetta. Per chi accetta ogni messaggio, i simboli saranno due.
A ricevere il modulo saranno tutti gli abbonati alla rete fissa, nonché i clienti della telefonia mobile, sia con abbonamento che con carta-prepagata. Se nel primo caso il modulo arriverà probabilmente insieme alla bolletta, nel secondo verrà inviato a parte al cliente.
Il calendario messo a punto dal provvedimento del Garante, il cui relatore é stato Mauro Paissan, prevede per gli operatori l'obbligo di contattare la vecchia clientela (attraverso l'invio del modulo), entro il 31 gennaio. Dal primo febbraio il modulo dovrà essere sottoposto anche ai nuovi clienti. Le risposte dovranno arrivare entro 60 giorni, ma chi non risponderà non andrà incontro ad alcuna penalizzazione, semplicemente manterrà le condizioni precedenti.
Ci sarà poi del tempo (fino al 31 maggio 2005) per provvedere all'immagazzinamento dei dati nel database: prima di questo passaggio, come spiega il Garante, "gli operatori dovranno effettuare la gara per la gestione dell'archivio elettronico, che sarà quindi affidato a un ente esterno, probabilmente una sorta di consorzio. Si tratterà di una rete che collegherà i diversi database dei vari gestori".
A partire dal primo agosto, in ogni caso, tutta la procedura dovrà essere conclusa, per consentire la distribuzione dei nuovi maxi-elenchi a partire dalla seconda metà dell'anno. "Si tratta di un cambiamento radicale", ha spiegato Paissan, "e sarà quindi necessaria una campagna informativa per spiegare alla gente di cosa si tratta. Perché una volta che si é fatta la scelta, per tornare sui propri passi, almeno nell'elenco cartaceo, si dovrà aspettare almeno un anno".
Per mettere le famiglie italiane nelle condizioni di scegliere con attenzione, ha sottolineato Paissan, "il Garante ha cercato di mettere a punto un modulo dal linguaggio il piu' chiaro possibile". E per aiutare ancora di più il cittadino le società telefoniche saranno tenute a mettere a disposizione del pubblico almeno un recapito telefonico, un indirizzo, un numero di fax, una e-mail a cui rivolgersi per chiedere informazioni.
Fonte: http://www.panorama.it/piaceri/cellulari/articolo/ix1-A020001025907