Nick: Zero-uno Oggetto: re:Incendio d'o campanaro Data: 16/7/2008 10.45.38 Visite: 149
"Altro evento da non perdere, perché è un grande momento di partecipazione collettiva del popolo napoletano, è la festa del Carmine; nella popolarissima piazza del Mercato, famosa anche per essere stata, in epoche diverse, lo scenario di fatti tristi, come l’esecuzione di Corradino di Svevia, di Masaniello e dei rivoluzionari della repubblica partenopea del 1799, il 16 luglio si festeggia la Madonna del Carmine, la Vergine detta: "Santa Maria la Bruna". Un tempo questa era la festa dei pescivendoli di Porta Capuana e della zona circostante la Marina, che rievocavano la Battaglia della Goletta con i Turchi issando un castelletto difeso dagli infedeli contro i quali, dandogli fuoco, i cristiani riportavano la vittoria; in seguito, al castelletto venne poi sostituito il campanile detto di fra’ Nuvolo. Una volta all’anno l’antica basilica, dedicata alla Madonna omonima, viene riccamente decorata e scenograficamente illuminata dai fuochi pirotecnici, ma il vero soggetto della festa è il campanile che s’illumina e s’incendia stagliandosi come un tizzone ardente contro il cielo scuro della sera. Infine, tra gli applausi della folla festante, gli inni dei fedeli e il suono delle campane, compare l’effigie della Madonna Bruna che compie il miracolo spegnendo "l’incendio", opera di abili fuochisti, e salvando così il campanile." cmq a me inquieta non poco: proprio l'idea di fuoco e tradizione popolare messi insieme. A parte che mi inquieta proprio quella piazza...
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