è stato detto:
Però non è giusto ricollegare il destino infausto della Polonia alle decisioni prese al Congresso di Vienna. Se ben ricordo la spartizione decisa in quella sede dipese da un accordo stipulato in tal senso già nella seconda metà del secolo precedente.
Vero. Infatti non è da attribuire assolutamente al CdV tutte le responsabilità per lo stato in cui la Polonia ha versato negli anni a venire. Stavo dando (e ripensando) alla storia polacca e mi sono reso conto che 'sti poveracci sò stati passati da una mano all'altra per 700 anni, fino appunto al conseguimento dell'indipendenza definitiva pochi anni addietro.
Per quanto riguarda l'accordo, forse ti riferisci alla "prima spartizione":
"Il 19 febbraio 1772 fu firmato a Vienna un accordo sulla spartizione; il 6 febbraio 1772 si era già concluso un accordo a San Pietroburgo tra Prussia e Russia. Nell'agosto le truppe prussiane, russe e austriache entrarono insieme nella Confederazione e occuparono le province che si erano spartite. Il 5 agosto 1772 fu emesso il manifesto dell'occupazione; il paese era troppo esausto a causa degli sforzi della Confederazione di Bar per offrire ulteriore resistenza.
Il trattato di spartizione fu ratificato il 2 settembre 1772. Federico II di Prussia fu elogiato per il suo successo e si prese gran cura del nuovo stato polacco sottomesso alla Prussia, importando un gran numero di insegnanti cattolici (specialmente gesuiti) e rendendo obbligatorio per i principi della corona prussiani imparare la lingua polacca; Kaunitz d'Austria fu orgoglioso di essersi impossessato delle ricche miniere di sale di Bochnia e di Wieliczka e Caterina di Russia fu anche molto soddisfatta della nuova conquista. Con questo "documento diplomatico", la Russia venne in possesso di quella porzione della Livonia che ancora era rimasta nelle mani polacche e della Bielorussia, con le sue contee di Vitebsk, Polotsk e Mstislavl; la Prussia prese la Ermland (Varmia) e la Prussia Reale (Prusy Królewskie), che divenne in seguito la Prussia Occidentale), la contea della Pomerania, ma senza la città di Danzica, le contee di Marienburg (Malbork), Kulm (Chełmno), senza però la città di Toruń, e alcuni distretti nella Grande Polonia. L'Austria si impossessò di Zator e Auschwitz (Oswiecim), parte della Piccola Polonia, con le contee di Cracovia e Sandomir oltre all'intera Galizia. Con questa spartizione, la Confederazione Polacco-Lituana perse circa il 30% del suo territorio con 4 milioni di abitanti."
...o alla seconda:
"Dal 1790, la Prima Repubblica Polacca si era disfatta ad un punto talmente disastroso che fu costretta ad un'alleanza del tutto innaturale (ed anche fatale) con la nemica Prussia. Il Patto polacco-prussiano del 1790 fu firmato e le condizioni da esso imposte furono tale da rendere inevitabili le ultime due spartizioni della Polonia. La Costituzione del 1791 affrancò la borghesia, stabilì la separazione dei tre rami del governo ed eliminò gli abusi della costituzione russa. Ancora una volta la Polonia cercò di riformarsi e migliorarsi senza il permesso della Russia: questo causò un'ulteriore irrigidimento dei rapporti con l'oriente e l'Imperatrice invase di nuovo la Polonia nel 1792.
L'adozione da parte della Confederazione Polacco-Lituana della Costituzione di maggio fu il preludio di una serie di azioni aggressive da parte degli stati confinanti, che temevano una rinascita della Polonia. Nella guerra in difesa della costituzione, i magnati polacchi filo-russi, la Confederazione di Targowica, con il supporto neutrale dell'Austria, combatterono contro le forze polacche, sostenendo la costituzione. Tradite dagli alleati prussiani, le forze pro-costituzionali furono sconfitte e negli anni successivi avvennero la seconda e la terza spartizione, che posero fine all'esistenza della Confederazione. Nella seconda spartizione, la Russia e la Prussia si divisero le terre in modo tale che solo un terzo della popolazione nel 1772 rimase in territorio polacco."