Nick: diabolica Oggetto: assa fa a maronn Data: 28/10/2008 15.46.34 Visite: 92
quando inveisco contro gli studenti che occupano le aule, interrompono le lezioni e alluccano per strada mi danno della fascistella, di quella che soccombe al governo, che non si oppone alle ingiustizie blablabla inutile spiegare che invece sono la prima ad essere in disaccordo con i metodi proposti da questa assurda riforma per risolvere problemi che, a mio parere, esistono eccome. le intenzioni hanno un senso, il metodo adottato è sbagliato e soprattutto denota palesemente la volontà del governo di sfruttare dei problemi reali in maniera autoreferenziale. per non parlare poi della passività dell'opposizione. un silenzio che dice più di mille parole. quindi, velo pietoso. ma anche il MODO in cui si sta cercando di fare qualcosa è sbagliato, inutile, un enorme perdita di tempo. o si fa qualcosa collettivamente, facendoli letteralmente cagare sotto dalla paura, quel tanto da COSTRINGERLI ad adottare provvedimenti seri in risposta alle volontà espresse dai cittadini.. oppure, ripeto, si perdono lezioni, tempo, e salute. quindi, personalmente, preferisco chiudermi in auletta studio a preparare un esame sperando di finire la specialistica prima che questa riforma strozzi l'università. non è immobilità la mia ma senso della realtà. vogliamo opporci? mi metto in prima linea, na va fatto seriamente. una vera e propria rivoluzione. non queste manifestazioncine che ormai sono diventate una specie di luogo comune negli atenei. l'Italia spende solo l'1.1% del Pil per la ricerca e i laboratori sono costantemente a corto di personale. questo significa che: 1) il nostro paese investe il 2% in meno di quanto stabilito nel 2003 con la strategia di Lisbona; 2) equivale a meno della metà di quanto spendono paesi come Germania e Francia. ma questa non è una novità. ci voleva la riforma per fare scetare i rivoluzionari dal suonno. ma che spaccett. il destino scrive dritto su linee storte |