Nick: giGGinocon2G Oggetto: re:Come posso stimarli? Data: 30/9/2009 12.14.15 Visite: 51
La penso esattamente come te a proposito del pd (ma è un discorso che andrebbe esteso a tutte le forze politiche). Soprattutto in un momento storico come quello attuale, in cui c'è una forte disaffezione nei confronti della politica, reintrodurre certi tipi di valori (lealtà, trasparenza, correttezza istituzionale...) dovrebbe essere una priorità. L'imbarbarimento di cui tanti si riempiono la bocca, purtroppo, nasce e trae forza proprio dai banchi del parlamento. Purtroppo, così come si diceva alla vigilia delle ultime politiche, Pd e Pdl viaggiano con facce e colori diversi verso obiettivi molto simili. Per quel che riguarda Di Pietro, però, nutro alcuni dubbi. Lui, da persona astuta, non fa altro che riempire i buchi clamorosi che lascia aperti il Pd, ma, di fatto, trovo l'Idv una sorta di "parcheggio" per elettori delusi ed in attesa di una nuova collocazione. Inoltre, a prescindere da un discorso di numeri di rappresentanti in parlamento, è innegabile come non ci sia una struttura alle spalle di Di Pietro. Lui tanto contrasta l'idea di Berlusconi come leader unico, quando di fatto detiene lo stesso potere all'interno del suo partito. (non vorrei dire fesserie, ma mi sembra che non ci sia mai stato un congresso vero dell'Idv in cui venissero scelti i rappresentanti). Ovvio però che non posso non essere contento di come riescano a stare sempre con le orecchie tese su molte delle porcherie che avvengono in parlamento. Chiudo con una citazione di Michael Moore a proposito della campagna elettorale per le presidenziali americane che vide vincere per la prima (o la seconda?) volta George Bush junior: "Preferite farvelo mettere nel culo da chi vi invita a mettervi con il culo all'aria, vi spalma di vasellina e vi avvisa che sentirete del dolore, oppure da chi vi promette che vi guarderà le spalle e poi, silenziosamente, vi incula a tradimento?" Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli. [V] |