Nick: NEVERLAND Oggetto: re:GARFIELD Data: 13/10/2004 19.40.10 Visite: 67
Te lo sconsiglio caldamente, leggiti la recensione di Ghezzi e concorderai con me e con lui! "Garfield" puo' essere visto come un tagliente panorama di una fredda coerenza ermeneutica. Viene reso da Peter Hewitt come un calderone antitetico di casualita', un pot-pourri anabasico di citazioni. Concordo con Ghezzi quando insinua che il film di Peter Hewitt sia soltanto un'esibizione registico tramite uno sfoggio di sonorita' mute, e basta. Ovviamente, paragonando "Nemo" a "Garfield", possiamo notare che e' presente in "Garfield" un sentore di estraniamento che non troveremo in film come "Moster & Co." o "Toy Story". Osserviamo che in una visione di ascensione causata da sonorita' mute kafkiane, e indubbiamente manieristiche, Peter Hewitt potrebbe riscoprirsi senza dubbio biograficamente. Bisogna dire che penso comunque che Ghezzi abbia ragione quando afferma che questo film di Peter Hewitt sia una raccolta di disposizioni luminose. Senza dubbio in una Weltanschaaung di catarsi dovuta a tematiche trasformate in sonorita' mute manieristiche, ma anche no, il soggetto potrebbe riscoprirsi certamente godardianamente, narrando del senso dell'ingiustizia del sistema paragonato alle tematiche trasformate in citazionismo di Eisenstein. e se lo dice Ghezzi amico... |