Nick: TOPPONI Oggetto: re:BURQA SI, BURQA NO Data: 21/10/2004 14.38.9 Visite: 11
è stato detto:
Suppongo che tutti sappiate cos'è il burqa, quell'orrendo "vestito" che cela completamente le donne allo sguardo del mondo. La sua diffusione di massa è avvenuta con l'instaurazione del regime dei talebani in Afghanistan qualche anno fa, in linea con la delirante visione del mondo di un certo integralismo islamico. Resta inteso che quando dico integralismo non accomuno sotto questa etichetta l'intero Islam, ma solo uno dei suoi tanti volti. Credo anche che tutti sappiate della recente entrata in vigore in Francia di una legge che vieta l'esposizione di tutti i simboli religiosi a scuola, la Francia è un paese laico e alla sua rivoluzione l'Europa deve molto. Le idee dell'illuminismo e il concetto stesso di democrazia (per quanto incompiuta) informano complessivamente il pensiero occidentale moderno.
Il discorso è delicato. Non ho letto tutti gli interventi, ma una "legge che vieta l'esposizione di tutti i simboli religiosi a scuola" che cos'è? Voglio dire, una cosa è un crocifisso appeso al muro, in classe, ed un'altra cosa è uno studente che porti il crocifisso al collo. È laico e pluralista uno stato che vieti l'identificazione di una istituzione con dei simboli religiosi, ma è la stessa cosa se lo stato vieta in una istituzione le singole espressioni di religioni diverse?
Se temiamo che la donna musulmana sia svilita dal burqa, e non possiamo accettarne la vista, perché riteniamo venerando un frate o un mistico, che fanno della mortificazione e dei suoi simboli esteriori una ragione di vita?
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