Nick: Rasojo Oggetto: re:eros & pathos (cap XXXI) Data: 10/11/2004 12.52.0 Visite: 24
Sono d' accordo con Random, stavolta. Tutta questa centralita' dell' amore esiste solo nei fotoromanzi e nel cuore dei sedicenni. Per il resto, prevale la ricerca del potere; le emozioni si dominano maledettamente bene, se c'e' un obbiettivo superiore. Il maschio della specie ha sempre un obbiettivo superiore da raggiungere : nomasi topa. In quantita' maggiori a quanta comunque ne abbia in quel momento. E si tratta di un obbiettivo difficile, che assorbe tutta l' energia, non concede distrazioni e implica l' ottenimento di risultati concreti in un mondo concreto ; vuoi i soldi e il potere, vuoi i muscoli (non hai certo messo quella foto pseudobalneare per sottolineare la tua pur vasta cultura e il tuo delicato sentire, immagino). Quindi, volgarmente parlando, nun tene tiempo a' perdere. Se Gengis Kahn si fosse baloccato con rosacei vagheggiamenti d' intima comiunione con l' Anima Eletta, se lo sognava, l' Harem. La femmina della specie puo' tranquillamente, al contrario, rantolare sul sofa' in preda a deliqui d' amore : non avendo IL problema, passa il tempo a farsi pippe mentali sull' arrivo del Principe Azzurro. Lasciando spesso e volentieri il Principe a bussare inutilmente alla sua porta. Perche', vivendo ella in un mondo di sogno, nessuno e' mai abbastanza : il sogno non ha limiti al contrario della realta'. Un bel giorno, pero', il Principe se ne va; alla porta bussano le rughe, ed ecco la Principessa sul pisello scagliare lontano da se' le coltri e precipitarsi in strada, alla cerca del primo bipede fertile che passi di li'. Ah, la colpa e' del Destino. |