Nick: ilBuio Oggetto: provo a ragionare Data: 2/1/2005 1.47.7 Visite: 36
Quel che dici è senz'altro vero. Però andrebbe quantificato. Non dispongo di sondaggi dell'ultim'ora e robe del genere, ma leggendo i giornali e annusando l'aria mi viene da pensare che la parte furba, che ha i suoi benefici e vantaggi non deve essere maggioritaria. Berlusconi ebbe la maggioranza dei voti fra le persone di bassa scolarizzazione, nel sud, fra le donne, nei distretti del nord di più recente ricchezza. In sicilia alle politiche fece l'ein plein. Che i siciliani siano tutti facoltosi finanzieri, possidenti, palazzinari? Credo di no. La fetta mafiosa (grande e potente, ma numericamente minoritaria) sa indirizzare i voti. Altri ne ha presi la propaganda e la bassa cultura (quello poi mi fa un favore...). Il "clientelismo" non credo possa considerarsi un vero scambio di favori. Se così fosse -pur se moralmente abietto- sarebbe almeno razionalmente comprensibile e forse perfino...democratico. In realtà, buona parte di quegli elettori "siculo-bulgari" non avrà che danni dalle sue scelte. Un po'come i pensionati cui fu promesso un milione al mese. O come le casalinghe che se non ricordo male avrebbero avuto un reddito. A me sembra che l'unico interesse in gioco quando si parla di >Berlusconi, non sia quello di un ceto, ma il suo personale. Come se le vecchie categorie politiche fossero andate in corto circuito. Beninteso ceti forti, avvantaggiati, ce ne sono. Ma ho come il sospetto che non sia questo l'elemento determinante. Come se la psicologia (e il suo condizionamento) avesse superato l'economia, come struttura della società.
|