Nick: JacKn|Fe Oggetto: re:I'm that Data: 3/1/2005 16.38.22 Visite: 8
Già, se ci si pone nel modo giusto. Qualche giorno fa, ho sentito una cosa che mi ha cambiato, per quanto banale fosse. Intervistavano Pino Insegno, il simpaticone della Premiata Ditta. Gli chiedevano cosa sperasse per il nuovo anno, lui rispose una cosa tipo "vorrei che tutti si salutassero per strada, tutti, anche quelli che non si conoscono. Ciao, come stai?! Oh, ma io non ti conosco! E che fa, dai, prendiamoci un caffè!". Può sembrare una stronzata, una banalità, ma proprio io che di solito cerco di evitare la banalità (spesso ingiustificatamente) c'ho trovato qualcosa di bellissimo, forse in come lo diceva, di magicamente bello. Sarebbe stupendo se ognuno di noi, in un momento di rabbia (ad esempio), ci pensasse un po' su, e piuttosto che sbraitare dicesse qualcosa come "ti voglio bene". Si potrebbe cominciare da questa piccolissima cosa per evitare le litigate in principio, e infine le guerre. S'imparerebbero un sacco di cose, ci sarebbe uno scambio reciproco semplicemente mostruoso, un passaggio di informazioni, di conoscenze, abnorme. E' questo ciò che io avrei voluto fare l'altra volta, sentendoti per telefono. Dirti che magari avevo sbagliato, ma che fa, prendiamoci un caffè. Ma tu avrai avuto i tuoi motivi per regolarti diversamente. Non è un "volemose bene", né una catena dell'amore, ma qualcosa di molto più piccolo, concreto, che potrebbe renderci persone migliori, e forse, un giorno, delle brave persone. Io, nel mio piccolo, sto cercando di soffocare il mio enorme ego, e di rispondere magari in modo ironico a chi tenta di litigare. Sto iniziando a sentirmi molto meglio, e conto di fare passi in avanti un po' per volta. Mi farebbe piacere se ognuno di noi si adoperasse in questo senso. |