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Nick: Mach
Oggetto: La patri perduta
Data: 25/3/2005 12.15.1
Visite: 21

Ti rispondo con quello che ha scritto Ernesto Galli della Loggia nell'editoriale di ieri sul Corriere della Sera.
Se cmq vuoi discutere sono qua...


La patria perduta. Nuova Carta, in pericolo l'unità italiana
di Ernesto Galli della Loggia

È impossibile nascondersi la gravità di quanto è accaduto ieri al Senato.
Dopo la Camera, infatti, l'assemblea di Palazzo Madama ha approvato
definitivamente in prima lettura una riforma della Costituzione italiana che
distrugge alcuni aspetti caratterizzanti dell'organizzazione dello Stato
repubblicano e modifica in profondità il funzionamento dei massimi organi
del suo potere politico nonché lo schema dei loro rapporti.
Il panorama delle rovine è presto descritto. Viene estesa a dismisura, anche
a campi delicatissimi come quello dell'istruzione e della sicurezza
pubblica, la capacità legiferatrice delle Regioni: lo Stato centrale
mantiene sì formalmente l'esercizio di un potere d'interdizione, ma in
misura attenuata e così ambigua che l'unico risultato prevedibile è una
crescita esponenziale del contenzioso Stato- Regioni, già oggi ben oltre il
limite di guardia. Nell'ambito del potere centrale, poi, la fine dell'
attuale bicameralismo perfetto serve ad installare un Senato di nuovo tipo -
presentato come «federale» ma in realtà non eletto in rappresentanza delle
Regioni in quanto tali, e con competenze ridotte rispetto ad una vera camera
politica -e una Camera dei deputati sovrastata da un primo ministro eletto
dal popolo ma che, in barba ad ogni logica costituzionale, potrà a certe
condizioni essere sfiduciato dalla stessa ed avrà, insieme, il potere di
scioglierla quando gli piacerà. Ciò che in conclusione la riforma
costituzionale realizza-per giunta non subito ma, tanto per accrescere la
confusione, in varie tappe scaglionate nel tempo - sarà un incrocio
contraddittorio e micidiale di accentramento e decentramento, all'insegna
dell'istituzionalizzazione della paralisi e dell'apoteosi del ricatto.
Del resto è solo per il ricatto continuo e minaccioso della Lega che l'
onorevole Berlusconi e la destra hanno dato il via a un progetto simile. È
esclusivamente, cioè, per il proprio immediato tornaconto politico che il
presidente del Consiglio e altre forze della sua maggioranza, che al pari di
lui non hanno mai manifestato alcun interesse per il federalismo, e anzi
sono ideologicamente ai suoi antipodi come Alleanza nazionale, lo hanno
improvvisamente abbracciato, accettando così cinicamente di mettere mano al
disfacimento del Paese.
Perché di questo si tratta: la riforma della Costituzione voluta dal governo
e dalla sua maggioranza costituisce forse il più grave pericolo che l'unità
italiana si trova a correre dopo quello terribile corso sessant'anni orsono
nel periodo seguito all'armistizio dell'8 settembre. Mentre in misura
altrettanto forte sono in pericolo la funzionalità e l'efficienza della
direzione politica dello Stato da un lato, e dall'altro alcuni valori di
fondo della nostra convivenza, non più garantiti da una tutela pubblica
affidabile.
Di fronte a questa prospettiva inquietante, non ci sembra che abbia molto
senso unire la nostra voce al coro di quelli che, sia pure con qualche
ragione, mettono sotto accusa le responsabilità anche della sinistra per
aver aperto la porta al disastro attuale approvando, con una ristrettissima
maggioranza, le modifiche del Titolo V della Costituzione nella scorsa
legislatura. Anche nelle responsabilità c'è una gerarchia, e oggi quello che
appare in modo indiscutibile è il primo posto guadagnato dalla destra e dal
suo capo nella corsa a fare il male del Paese. Per realizzare il misfatto
hanno bisogno però del consenso dei cittadini nel referendum confermativo da
qui ad un anno o quando sarà: vedremo allora se gli italiani sono davvero
stanchi di avere una Costituzione e una patria.


"Quando c'è l'amore c'è tutto". "No ti sbagli, chella è 'a salute".



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LAGIOVINEITALIA   25/3/2005 12.10.20 (57 visite)   Bisturi
   La patri perduta   25/3/2005 12.15.1 (20 visite)   Mach
      w l'italia unita bossi a   25/3/2005 12.18.6 (14 visite)   BOBOMIX
      re:La patri in beautyfarm   25/3/2005 12.43.4 (9 visite)   Bisturi (ultimo)

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