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"Una camicia di forza, un folle esperimento sulla mente, un incomprensibile viaggio nel tempo...il destino che si compie nell'amore.
Un mix di Memento e Qualcuno Volò Sul Nido del Cuculo con un pizzico di Donnie Darko!"
"Avevo ventisette anni la prima volta che sono morto."
Una camicia di forza, un folle esperimento sulla mente, un incomprensibile viaggio nel tempo...
il destino che si compie nell'amore.
Jack Stark, un veterano della guerra del Golfo, sofferente di amnesia, è ingiustamente a
ccusato di omicidio e rinchiuso in un manicomio in cui si sta sperimentando un nuovo trattamento sulla mente.
Una camicia di forza (The Jacket) e potenti psicofarmaci agiscono su Jack che, rinchiuso in una sorta di loculo, è prigioniero di allucinazioni che lo proiettano in una dimensione spazio-temporale alterata.
Durante queste peregrinazioni il suo passato riemerge a tratti, mentre il futuro incalza prepotentemente mostrandogli addirittura la sua morte.
Tra dolore e angoscia un dolce sogno lo accompagna nel suo vagare attraverso gli anni:
l'amore per la bellissima Jackie, anche lei in cerca di una possibile salvezza.
The Jacket è un thriller psicologico dalle sfumature gotiche e i risvolti metafisici.
L'eroe vive il suo viaggio senza poter codificare la realtà e l'effettiva concatenazione degli eventi.
Ciò lo riconduce a vie di fughe nell'amore e nella possibilità, attraverso esso, di cambiare il proprio tragico destino.
Nel 2002 Adrien Brody, affamato e imbruttito aveva conquistato l'Oscar per la grande interpretazione nel film di Polansky "Il Pianista", ora struggente e malinconico in The Jacket riconferma il proprio spessore artistico rivelando in più, rispetto al passato, una crescita professionale.
Totalmente calato nel ruolo l'attore è entrato nel dramma del suo personaggio riducendo al minimo, attraverso l'uso di una speciale vasca di galleggiamento, gli stimoli esterni di natura sensoriale.
The Jacket sfiora nella ricchezza della storia diversi generi senza farsi imprigionare da nessuno.
Thriller psicologico letto attraverso una toccante storia d'amore, dramma esistenziale che nel viaggio nel tempo trova la sua nota fantascientifica...
claustrofobica danza tra passato, presente e futuro.
The Jacket è il cammino di un uomo ferito dagli effetti devastanti e spersonalizzanti della guerra corroso da un presente allucinogeno.
The Jacket...quando la mente diventa la tua camicia di forza.
La Trama:
1991: Jack Starks, un sergente dei Marines che ha prestato servizio nella Guerra del Golfo, viene colpito, quasi mortalmente, alla testa da un colpo d'arma da fuoco.
Si riprende, ma resta affetto da una amnesia post-traumatica.
Una volta congedato, non sapendo dove andare, Starks torna nel Vermont dove è nato ma non ha parenti.
Nove mesi dopo, mentre fa l'autostop lungo una statale innevata del Vermont, Starks si imbatte in un furgone in panne.
Sul ciglio della strada ci sono la conducente, una donna ubriaca e in stato confusionale che si chiama Jean, e sua figlia Jackie di otto anni.
Jean è troppo ubriaca per parlare con lui, ma Starks si avvicina a Jackie e si offre di aiutarle, riuscendo a rimettere in moto il furgone.
Starks continua a fare l'autostop e viene raccolto da una station wagon guidata da un ragazzo diretto verso il confine canadese.
Poco dopo, l'auto viene fermata dalla polizia e Starks perde conoscenza.
Quando si risveglia, si ritrova imputato di omicidio nel tribunale di una piccola città.
Giudicato non colpevole per infermità mentale, Starks è internato nel manicomio criminale dello stato di Alpine Grove.
Lì, uno dei medici, il dottor Baker, lo sottopone a un trattamento sperimentale che prevede l'uso di farmaci in grado di alterare la mente e ad una costrizione fisica claustrofobica.
Dopo essere stato sedato, Stark viene costretto a indossare una camicia di forza e lasciato solo per ore, ad ogni trattamento, in un vano estraibile dell'obitorio situato nel seminterrato dell'ospedale.
In quel loculo, al buio e drogato, Starks ha improvvisi e rapidi flashback, in cui ricorda a sprazzi alcuni momenti della guerra e dell'uccisione del poliziotto.
Gradualmente, nel corso di questo trattamento, comincia a rimettere insieme i pezzi del suo passato, cercando di dare un senso alla situazione in cui si trova.
Il passato lascia il posto al futuro, quando Starks si ritrova all'improvviso catapultato in un locale nel Vermont, dove incontra Jackie, una cameriera compassionevole che cerca di aiutarlo a trovare un posto per la notte.
E' la Vigilia di Natale e i rifugi per i senzatetto sono tutti pieni, così Jackie propone a Starks di dormire sul divano di casa sua.
Intanto, Starks comincia a rendersi conto che il loculo in cui è stato rinchiuso è la chiave della sua guarigione, e che il suo futuro e la sua salvezza sono nelle mani della ragazza che ha appena incontrato.
The Jacket è un film avvincente che mescola elementi di thriller, storia d'amore, giallo e fantascienza, sfuggendo alle comuni definizioni di genere.
Ed è proprio questo l'aspetto che ha affascinato il regista, John Maybury.
"Quello che mi ha interessato è che non aveva un genere preciso" spiega Maybury.
"In un certo senso, è il pubblico a imporre il genere a un film.
Ma io spero che nessuno dia un'etichetta a questo film, perché secondo me il suo aspetto più interessante sta proprio nel fatto che mescola generi diversi.
Ho visto molti film muti, soprattutto quelli di Eric Von Stroheim, che faceva esperimenti molto interessanti agli inizi del secolo scorso", osserva Maybury.
"Io vengo dalla sperimentazione d'avanguardia, in Inghilterra, quindi conosco abbastanza bene tutto quel cinema che di solito non entra nel filone tradizionale.
Mi piacerebbe pensare che in questo film siamo riusciti ad utilizzare diversi linguaggi cinematografici, senza forzature, senza che il pubblico si accorga del passaggio dall'uno all'altro."
The Jacket è una storia d'amore non convenzionale, piena di suspence e di tensione drammatica, ma anche segnata da un ottimismo di fondo e dalla fiducia nella forza trascendente dell'amore.
Maybury, già pittore, cineasta sperimentale e regista di video musicali, non si è fatto per nulla intimorire dalla complessità del soggetto, ed ha abbracciato con entusiasmo la sfida posta dai repentini salti temporali della trama, in cui ha subito intravisto la possibilità di dare una propria impronta visuale al disorientamento e agli spaventosi flashback del protagonista.
Un thrillerino psicologico abbastanza gagliardo:
salti temporali, memoria, manicomio, camicia di forza, passato, presente e futuro, amore, fantascienza...
un mix di Memento e Qualcuno Volò Sul Nido del Cuculo con un pizzico di Donnie Darko...
personalmente il piatto che mi hanno servito al cinema mi è piaciuto davvero molto...
consigliatissimo!
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