io ricordo che ai tempi del PCI i parlamentari versavano buona parte dello stipendio al partito. Credo -ma non lo so per certo- che quest'usanza rimanga almeno per PRC e PDCI.
Sugli stipendi (Diliberto è professore universitario di diritto romano e giornalista) nessun falso moralismo. Sono comunisti, non francescani.
A quel che mi risulta i comunisti non fanno voto di povertà, ma si battono perchè tutti possano avere (anche in abbondanza!!) un equo accesso alle risorse economiche... Del resto, storicamente, i comunisti italiani non sono mai stati contro la proprietà privata (semmai per la statalizzazione di alcuni mezzi di produzione e per la proprietà pubblica di alcune imprese) e perfino nella (giustamente) vituperata URSS staliniana era consentito percepire redditi personali.
Questa bega ha il vago sapore di moralismo pauperista pseudo-cattolico...