Nick: MosFerarum Oggetto: considerazioni Data: 5/5/2005 19.55.56 Visite: 12
discorso complicato! tutto ciò che dici è giusto, e le domande che ti fai non hanno risposta netta, lo sai. per quanto riguarda la similitudine tra noi popolo italiano e il popolo americano, non la riesco a capire molto bene... nel senso che il paragone non si può fare... è un sistema, quello americano, che si sostiene (e bene a quanto pare, visto che sono 150 anni che è ai vertici politici mondiali) in questo modo... noi, popolo italiano invece, a parte che contiamo poco in quanto a relazioni internazionali, non è che contiamo di meno rispetto agli yankees; è che il nostro sistema (anche noi viviamo benino, forse meglio degli americani) funziona così! se poi vogliamo cambiare i sistemi, questo è un altro discorso. se invece ti riferisci a un paragone non politico tra i due popoli, innanzi tutto bisogna precisare che l'esercito americano in quanto a bassa truppa, è composto prevalentemente da gente raccattata nelle periferie, che in cambio avranno la carta verde per diventare cittadini americani. quindi, proprio stato che difende il suo popolo non direi, visto che alcuni soldati non sono ancora cittadini americani. se vogliamo fare un paragone tra le due politiche, americana e italiana, credo che solo craxi ha avuto la schiena dritta in quell'occasione che tutti sappiamo (per il resto craxi è stato una delle rovine dell'italia). infine non direi che calipari è stato un eroe... intendo non più di tutti coloro, magistrati, poliziotti, carabinieri etc etc che lavorano volontariamente e sono pagati per rischiare, e talvolta ci lasciano le penne, e ai quali peraltro siamo tutti grati per questo. inoltre personalmente (mi sbaglierò) non credo che abbia fatto scudo con il suo corpo, bensì era seduto dal lato del posto di blocco, e per fatalità è stato colpito in pieno e non di striscio come la sgrena. detto questo, ciò non toglie che il calipari sia stato sfortunato, e che comunque abbia avuto coraggio, in primis a fare quel lavoro, e in secundis ad andare in iraq a rischiare la pelle, quindi a lui va la mia stima. ho anche un conoscente, bravissimo ragazzo, che in questi mesi sta lì, e in un certo senso sono in pensiero per lui. un' ultima notazione: come avrai capito non sono militarista nè antimilitarista; ti dico solo che corre voce che ci si faccia raccomandare per fare le missioni internazionali, visto che si guadagna bene. tranne per l'iraq, dove i militari non vorrebbero invece andare, e la ragione è evidente, perchè è più rischioso che la bosnia o altro. se è vero che occorre la raccomandazione per andare fuori (io non lo posso sapere con certezza), evidentemente non è che poi lo si faccia solo per onor di patria! (anche io stesso se non mi pagassero non ci andrei, nè in bosnia nè in iraq etc etc) anche io non ho riletto, chiedo scusa per eventuali errori |