Nick: \\\Ulisse Oggetto: tongue splitting Data: 16/5/2003 9.9.1 Visite: 30
Mi chiedo se il segnarsi volontariamente il corpo al prezzo di intenso dolore voglia in qualche modo esprimere insoddisfazione per se stessi, autopunizione, la non accettazione del Sè. Non credo che simili pratiche vessatorie a danno dei propri tessuti possano paragonarsi al più semplice ed innocuo tatuaggio singolo o piercing da pochi fori. In questi ultimi casi si tratterà forse di mettere in evidenza una parte del corpo, a volte tale ostentazione ha a che fare con l'erotismo. Immagino, infatti, si intenda sottolineare un lembo di pelle o una parte della nostra figura che troviamo esteticamente ben fatta, dunque seducente. Eppure, quando intervengono la maniacalità e l'eccesso, anche nelle operazioni di tatuaggio e piercing mi pare di intuire una simbologia più complessa e drammatica. Il lavorare, il disegnare, il rimarcare con i colori la pelle vuole essere un messaggio aldilà del volto, aldilà delle parole, vuole testimoniare la ricerca di identità attraverso la contrapposizione alla maggioranza, attraverso la differenziazione. Stupire, essere visibili, ritrovare la propria unicità nello specchio delle iridi altrui, a quanto pare, è uno dei tanti metodi per .. non star male con se stessi, per stare.. con se stessi. ///U. |